Dermatite atopica particolarmente gravosa negli anziani e associata a diverse comorbidità secondo i risultati di un nuovo studio
La dermatite atopica può essere particolarmente attiva e grave tra gli anziani e più avanti nella vita può essere associata a un rischio più elevato di comorbidità come osteoporosi, demenza e malattie cardiovascolari. È quanto emerge da una relazione presentata al congresso Revolutionizing Atopic Dermatitis (RAD) 2021.
La ricerca ha mostrato che la malattia raggiunge il picco nell’infanzia e nell’età adulta più avanzata. In un’analisi sulla dermatite atopica diagnosticata dal medico su oltre 8,6 milioni di pazienti nel Regno Unito tra il 1994 e il 2013, la prevalenza media annuale è risultata del 12,3% tra i soggetti di età compresa tra 0 e 17 anni, il 5,1% tra 18 e 74 anni e l’8,7% nei soggetti di età pari o superiore a 75 anni.
«Abbiamo visto quanto ci aspettavamo nella prima infanzia, con tassi molto elevati di malattia attiva» ha affermato la relatrice Katrina Abuabara, professore associato di dermatologia ed epidemiologia presso l’Università della California a San Francisco. «Abbiamo anche visto un secondo picco nell’età adulta più avanzata ed è stata una sorpresa, perché la malattia non era stata studiata così bene in questa popolazione».
I ricercatori hanno analizzato i dati del Global Burden of Disease Study, che valuta la morbidità e la mortalità correlate alla malattia in tutto il mondo, rilevando un picco leggermente attenuato ma una tendenza simile in tutto il mondo. Hanno classificato la dermatite atopica al 15° posto tra tutte le malattie non fatali.
Malattia più attiva in bambini e anziani
In un’analisi separata hanno valutato i record di oltre 9,1 milioni di pazienti a livello di cure primarie nel Regno Unito tra il 1994 e il 2013, che sono stati seguiti per una media di 6 anni. Esaminando l’attività dell’eczema hanno scoperto che, sulla base delle visite e delle prescrizioni mediche, sembrava essere attivo nel 48% delle persona di età compresa tra 0 e 17 anni, rispetto al 42% tra 18 e 74 anni e al 60% dai 75 anni in avanti.
Quando hanno esaminato la distribuzione della malattia attiva negli anziani, è emerso che quelli con età più avanzata soffrivano di una malattia più grave. Nell’analisi della prevalenza in base a fattori sociodemografici la dermatite atopica aumentava con l’età tra gli anziani (aOR 1,06), mentre diminuiva del 14% all’anno tra i bambini. Inoltre la probabilità di prevalenza nelle donne anziane era circa tre quarti rispetto alle loro controparti maschili (aOR 0,73).
«Abbiamo anche esaminato le differenze rurali e urbane, rilevando che attraverso le età la malattia era più comune nelle popolazioni urbane rispetto a quelle rurali» ha riferito Abuabara. «Per quanto riguarda lo stato socioeconomico, l’eczema tende a essere più comune nei bambini e nel gruppo degli anziani con uno status socioeconomico più elevato».
In uno studio che ha attinto dalle cartelle cliniche di 3,85 milioni di pazienti di assistenza primaria nel Regno Unito, la dermatite atopica era più comune nei gruppi etnici asiatici e neri. Inoltre, uno stato socioeconomico più elevato era associato a una maggiore incidenza di eczema nei bambini di età inferiore ai 2 anni, ma è stato osservato il contrario per tutte le altre fasce di età.
Maggiori comorbidità in età più avanzata
In uno studio precedente i ricercatori hanno esaminato la presenza di differenze in base al fatto che le persone avessero una malattia ad esordio nell’età adulta o nell’infanzia nelle stesse due coorti di pazienti del Regno Unito. I soggetti con malattie dell’infanzia avevano associazioni più forti con fattori di rischio genetici noti e tendevano ad avere uno status socioeconomico più elevato. Tendevano inoltre a soffrire più di asma e avere altre comorbidità allergiche. Invece i soggetti con esordio nell’età adulta (dopo i 23 anni) avevano maggiori probabilità di essere di sesso femminile, di essere fumatori e avere uno status socioeconomico infantile inferiore.
I dati disponibili hanno evidenziato un rischio relativo più elevato di osteoporosi/fratture e demenza in particolare tra gli anziani con eczema e una associazione con la malattia cardiometabolica tra gli adulti in generale, mentre non sono emerse associazioni con il cancro in generale.
In uno studio di coorte abbinato separato, Abuabara e colleghi hanno utilizzato i dati dei pazienti delle cure primarie del Regno Unito per valutare l’associazione tra eczema e frattura e se il rischio di frattura varia con la gravità della malattia cutanea. Complessivamente hanno osservato un aumento del 10% del rischio di fratture tra le persone con dermatite atopica rispetto a quelle senza, in particolare quelle dell’anca, della colonna vertebrale, del bacino e del polso. «Abbiamo scoperto che le persone con eczema più grave avevano un rischio molto più elevato di fratture, simile negli adulti più anziani come nei giovani adulti».
In uno studio di coorte longitudinale sulle cartelle cliniche di assistenza primaria di oltre 1,1 milioni di individui nel Regno Unito, la dermatite atopica è stata associata a un rischio più elevato di demenza vascolare (HR 1,88), malattia di Alzheimer (HR 1,69 e altra demenza non specificata (HR 1,48).
La ricerca suggerisce che anche il rischio di malattie cardiovascolari è elevato nei pazienti con eczema. In una meta-analisi e revisione sistematica il team di ricerca ha scoperto che la malattia era associata a un maggior rischio di infarto del miocardio (RR 1,12), ictus (RR 1,10), ictus ischemico (RR 1,17), angina (RR 1,18) e insufficienza cardiaca (RR 1,26), rischio che cresceva all’aumentare della gravità della dermatite atopica.