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Diabete: semaglutide meglio di dulaglutide per glicemia e peso

Diabete di tipo 2: risultati migliori su glicemia e peso con semaglutide rispetto a dulaglutide secondo i risultati di un nuovo studio

Diabete di tipo 2: risultati migliori su glicemia e peso con semaglutide rispetto a dulaglutide secondo i risultati di un nuovo studio

I pazienti con diabete di tipo 2 hanno ottenuto riduzioni significativamente superiori dell’emoglobina glicata e del peso corporeo con semaglutide rispetto a dulaglutide, secondo i risultati di una meta-regressione di rete multilivello pubblicati sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism. 

I GLP-1 agonisti rappresentano un’opzione terapeutica efficace per le persone con diabete di tipo 2, grazie a un migliore controllo glicemico, alla gestione del peso e ai benefici cardiovascolari, hanno premesso gli autori. Le attuali linee guida raccomandano queste molecole lungo il percorso di trattamento per i pazienti con diabete non adeguatamente controllato con la sola metformina e come opzione preferenziale per quelli con malattia cardiovascolare accertata, indipendentemente dal livello di emoglobina glicata (HbA1c).

Semaglutide e dulaglutide sono entrambi GLP-1 agonisti a lunga durata d’azione, disponibili per la somministrazione una volta alla settimana tramite iniezione sottocutanea. Le differenze tra le loro struttura molecolari comportano tuttavia potenziali differenze nei loro effetti metabolici, quindi comprenderne l’impatto sui risultati clinici è importante per la classe medica.

Una meta-regressione di rete multilivello
I ricercatori hanno confrontato indirettamente l’efficacia del trattamento con semaglutide 2,0 mg rispetto a dulaglutide 3,0 mg e 4,5 mg utilizzando i dati aggregati e individuali dei pazienti degli studi SUSTAIN FORTE e SUSTAIN 7 e hanno pubblicato i dati aggregati del trial AWARD-11.

Nel trial AWARD-11 un totale di 1.842 pazienti (età media 57,1 anni, per il 48,8% femmine e per l’86% bianchi) sono stati assegnati in modo casuale a ricevere dulaglutide alle dosi di 3,0, 4,5 e 1,5 mg).

In SUSTAIN 7, 599 pazienti (età media 55,6 anni, per il 44,4% femmine, per il 77% bianchi) su 1199 pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere semaglutide 1,0 mg o dulaglutide 1,5 mg.

In SUSTAIN FORTE, 961 pazienti (età media 58,0 anni, per il 41,4% femmine, per l’88% bianchi) sono stati assegnati in modo casuale a ricever semaglutide 1,0 mg o 2,0 mg.

Semaglutide vincente su glicemia e peso corporeo
L’analisi principale ha mostrato che semaglutide 2,0 mg era più efficace nel ridurre i livelli di HbA1c dal basale rispetto a dulaglutide 3,0 mg e 4,5 mg, con differenze di trattamento stimate (ETD) rispettivamente del –0,44% e –0,28%.

Inoltre, semaglutide 2,0 mg è risultato più efficace per ridurre il peso corporeo rispetto a dulaglutide 3,0 mg e 4,5 mg, con ETD rispettivamente di –3,29 kg e –2,57 kg.

La percentuale di pazienti che raggiungevano livelli di HbA1c <7,0% era maggiore in quanti sono stati sottoposti a semaglutide 2,0 mg rispetto a quelli che ricevevano dulaglutide 3,0 mg, con un odds ratio (OR) di 2,23. Il confronto non era invece significativo per semaglutide 2,0 mg vs dulaglutide 4,5 mg (OR, 1,58). Le analisi di sensibilità hanno supportato i principali risultati dell’analisi.

«La nostra valutazione ha dimostrato riduzioni significativamente superiori rispetto al basale di glicemia e peso corporeo con semaglutide 2,0 mg rispetto a dulaglutide 3,0 mg e 4,5 mg» hanno scritto i ricercatori.

Lo studio è stato limitato dal confronto delle stime tra gli studi, poiché sono state coinvolte piccole differenze nella gestione degli eventi intercorrenti e sono stati utilizzati criteri diversi per l’inizio dei farmaci di salvataggio, hanno osservato i ricercatori. Inoltre non è stato possibile condurre un’analisi basata sui risultati della stima della politica di trattamento in SUSTAIN FORTE e SUSTAIN 7 simile alla stima del regime di trattamento in AWARD-11, che includeva dati di efficacia per i pazienti indipendentemente dall’interruzione del trattamento o dai farmaci di salvataggio.

«Questi risultati, e in particolare quelli forniti in diverse popolazioni studiate, forniscono importanti informazioni sull’efficacia comparativa fino a quando non saranno disponibili studi testa a testa randomizzati» hanno concluso.

Bibliografia

Lingvay I et al. An Indirect Treatment Comparison of Semaglutide 2.0 mg vs Dulaglutide 3.0 mg and 4.5 mg Using Multilevel Network Meta-regression. The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, dgab905.

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