Secondo un nuovo studio i pazienti trattati con dupilumab hanno mostrato ricoveri minori e più brevi legati alla malattia cutanea
I soggetti adulti con dermatite atopica da moderata a grave trattati con dupilumab hanno mostrato ricoveri minori e più brevi legati alla malattia cutanea, secondo quanto emerso in uno studio pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology: In Practice.
I pazienti con dermatite atopica, una malattia infiammatoria cronica della pelle, possono necessitare di un trattamento ospedaliero in caso di eczema refrattario, gravi riacutizzazioni e infezioni, specialmente cutanee. In uno studio statunitense, il 18,9% degli adulti ricoverati in ospedale con una diagnosi primaria di dermatite atopica presentava un’infezione cutanea, rispetto solo al 4,3% degli adulti sani.
Le infezioni cutanee in questi pazienti sono state associate a tassi e costi di ospedalizzazione significativamente aumentati rispetto ai pazienti con eczema ma senza infezioni della pelle. La forma più grave della malattia è stata associata a costi ospedalieri più elevati. Inoltre circa 1 paziente su 5 (bambini e adulti) ricoverato per cause correlate all’eczema ha subito un nuovo ricovero per tutte le cause entro l’anno successivo.
Il team guidato da Jonathan Silverberg, professore associato, direttore della ricerca clinica e direttore del patch test nel dipartimento di dermatologia presso la George Washington University School of Medicine and Health Sciences, ha esaminato i dati di sette studi di fase II controllati con placebo o di studi randomizzati e controllati di fase III condotti in 28 paesi.
Gli studi hanno incluso 1.841 pazienti (età mediana 38 anni, per il 59,5% uomini e per il 72,1% bianchi) con dermatite atopica da moderata a grave trattati con dupilumab alla dose di 300 mg ogni 1 o 2 settimane per 12, 16 o 52 settimane e 1.091 pazienti di controllo (età media 38 anni, 57,1% uomini, 70,9% bianchi) trattati con placebo.
Meno ricoveri e infezioni cutanee con dupilumab
I pazienti in trattamento con dupilimab hanno manifestato 0,7 eventi di ricovero per esacerbazione della dermatite atopica ogni 100 anni-paziente, mentre per quelli sottoposti a placebo erano 2,6.
Quando i ricercatori hanno valutato tutti i pazienti che hanno ricevuto dupilumab, indipendentemente dal dosaggio settimanale o bisettimanale, hanno scoperto che i soggetti trattati avevano tassi più bassi di ricoveri per tutte le cause (3,8 contro 9 eventi per 100 persone-anno, RR = 0,38) e ricoveri correlati alla dermatite atopica (1 contro 4,1 eventi per 100 persone-anno, RR = 0,21) rispetto ai pazienti sottoposti a placebo.
L’analisi dei dati ha evidenziato 31 eventi di ricovero nel gruppo combinato con dupilumab e 46 nel gruppo di controllo e la maggior parte di questi pazienti ha avuto ricoveri singoli.
Il motivo più comune per l’ospedalizzazione nel gruppo dupilumab rispetto al gruppo di controllo era l’esacerbazione della malattia cutanea, con una riduzione del rischio del 71% osservata nel gruppo dupilumab (0,7 vs 2,6 eventi per 100 pazienti-anno, RR = 0,29).
Anche altre cause di ricovero erano meno frequenti nel gruppo dupilumab combinato (3,1 contro 6,5 eventi per 100 anni-paziente, RR = 0,47) e includevano infezioni della pelle e dei tessuti molli (0,5 contro 0,8 eventi per 100 anni-paziente, RR = 0,62).
Inoltre i pazienti trattati con dupilumab hanno avuto una durata complessiva più breve dei ricoveri correlati alla dermatite atopica rispetto ai pazienti di controllo (8,6 vs. 38,9 giorni per 100 anni-paziente, RR = 0,1, p=0,06).
Rispetto al gruppo di controllo, i regimi posologici individuali di dupilumab sono stati associati a una riduzione della durata dei ricoveri correlati all’eczema sia per il dosaggio bisettimanale (10,9 vs. 38,9 giorni per 100 anni-paziente, RR = 0,45) che per quello settimanale (7,3 vs. 38,9 giorni per 100 anni-paziente, RR = 0,02). Entrambi i regimi posologici hanno anche mostrato riduzioni dei ricoveri per tutte le cause e dei ricoveri correlati alla malattia cutanea.
Gli autori hanno fatto notare che la colonizzazione e l’infezione batterica sono cause comuni dell’esacerbazioni della malattia e che lo scarso controllo della patologia e le riacutizzazioni aumentano i rischi di infezioni cutanee secondarie. «Dupilumab riduce questi episodi infettivi, probabilmente riducendo localmente l’infiammazione e migliorando la barriera cutanea e sottoregolando sistematicamente l’infiammazione guidata dai linfociti T-helper di tipo 2» hanno concluso.
Bibliografia
Silverberg JI et al. Dupilumab treatment reduces hospitalizations in adults with moderate-to-severe atopic dermatitis. J Allergy Clin Immunol Pract. 2022 Jan 12;S2213-2198(22)00004-6.