La scuola di Polizia di Stato di Vibo, diretta dal dottor Stefano Dodaro, dona 80 coperte al nosocomio cittadino
La Scuola di Polizia di Vibo diretta dal dottor Stefano Dodaro è il fiore all’occhiello della didattica formativa di nuove leve di P.S. Non è solo multidisciplinare. Una mission, firmata Polizia di Stato.
Un’ennesima dimostrazione della vicinanza alla società civile, già abbrancata da un’aria criminale che distrugge anche ciò che di più incantevole la natura è riuscita a dare vita. Vibo Valenza è una delle dieci spiagge più belle d’Italia in cui gli strapiombi che arrivano a mare, le isole di pace e l’acqua cristallina potrebbero ridare dignità. Ma soprattutto regolare un PIL fuori dai conti ndranghetisti.
Ebbene, quando le istituzioni fanno sentire la loro voce, la gente riprende a sperare.
E mentre il direttore dell’Istituto dottor Stefano Dodaro sentì venire meno alcune prestazioni verso degenti all’interno del Pronto Soccorso Iuzzolino, la donazione di coperte di lana al nosocomio diviene provvidenziale. Il direttore si è fatto carico di grande responsabilità. “L’Agente di Polizia si occupa del controllo del territorio e interviene per garantire il soccorso alla cittadinanza e la pubblica sicurezza”. E’ il direttore di un centro, in cui si educa anche alla solidarietà, al rispetto umano e alla vita. Sono le materie che il dottor Dodaro mette in conto nella didattica per diventare un “buon poliziotto!”. Allora, le 80 coperte di lana vanno a coprire l’emergenza ospedaliera del pronto soccorso. Dove il Primario è il dottor Vincenzo Natale. Qui, l’attesa di esiti o di essere ricoverati, oppure accertamento di covid. Il freddo inclemente li ha sconvolti, se non sei malato lo diventi.
Da tempo, il primario del Pronto Soccorso dell’ospedale cittadino, Vincenzo Natale manifestava la preoccupazione per i malati che sostavano nel suo reparto. A volte i miracoli arrivano.
Presso la scuola allievi, da poco è concluso il 215° corso di formazione per agenti di polizia. Il giuramento di 158 agenti, già in servizio attivo in gran parte al nord, è avvenuto alla presenza del Prefetto e del Questore della cittadina.
Intanto, a disprezzo del Covid, la scuola non si ferma. Ha un ruolo fondamentale e un grande senso di responsabilità.
Perciò è già iniziato il 216° corso, il 28 febbraio. In concomitanza con 12 scuole o Istituti di formazione della Polizia di Stato. Si stanno preparando 141 allievi, di cui 40 donne. L’età media del corso è 24 anni. Si alza la soglia dell’istruzione: diciannove allievi sono laureati, in varie materie, non solo in giurisprudenza. Sono psicologi, laurea in economia, in scienze naturali, ingegneria. Dei rimanenti più della metà è iscritto all’università. Diciotto provengono dalla leva militare.