Davide Petruzzelli e Silvia Della Torre pubblicano “Ma dal cancro si guarisce?”, un testo su cui riflettere e con cui accompagnare le frenetiche vite nel mondo dell’oncologia
Che cosa vuol dire guarire dal cancro? Fino a pochi anni fa la parola guarigione in ambito oncologico era per lo più un tabù. Ora la usiamo. Sul reale significato non siamo tutti d’accordo o meglio ognuno la vede dal suo punto di vista.
Siamo passati dalla cura dell’organo, a quella della cellula, fino alla sua ingegnerizzazione, lasciando entrare in parallelo la parola guarigione nel mondo oncologico. Ma la guarigione come la si intende convenzionalmente in medicina risulta riduttiva quando si analizzano la vita reale delle persone, le loro aspettative e i loro bisogni. Appaiono scorci e temi inediti che ci parlano di un qualcosa di differente.
Sono queste le riflessioni che danno spunto a un ex paziente e una oncologa per provare a mettere su carta qualche pensiero a riguardo. Un anno di lavoro, tante persone coinvolte e nasce così “Ma dal cancro si guarisce?”, un libro di 120 pagine che si pone come obiettivo quello di offrire la rappresentazione proteiforme del significato attribuibile a questa parola, spesso usata senza averne la piena consapevolezza. Non un trattato, ma un testo su cui riflettere e con cui accompagnare le nostre frenetiche vite nel mondo dell’oncologia.
“Riusciamo a guarire il cancro che una persona porta con sé, ma abbiamo guarito anche la persona? E cosa significa guarire una persona?”, si domanda Davide Petruzzelli, autore e presidente de La Lampada di Aladino Onlus. La guarigione per chi vive l’esperienza del tumore è oggi una parola che assembla aspetti caleidoscopici che variano in funzione del punto di osservazione: la situazione, la persona, la patologia e molte altre prospettive. “Definire la guarigione come il momento della remissione della malattia è riduttivo, la guarigione è un percorso di cambiamento che si declina in molteplici modalità”, dichiara Silvia Della Torre, autore e presidente del Comitato Scientifico de La Lampada di Aladino Onlus.
Il libro vuole ospitare vari punti di analisi sul significato del termine guarigione entrato a far parte della comunicazione in oncologia, raccogliendo le parole e le testimonianze di coloro che esercitano un ruolo attivo nel percorso di cura, dal medico all’infermiere, dal paziente allo psicologo e molte altre figure.
Nella prima parte gli autori hanno dato voce a un immaginario dialogo tra chi ha vissuto personalmente l’esperienza tumorale e ha deciso di dedicare la propria vita alla cura e al sostegno delle persone malate di cancro, e chi ha scelto l’oncologia come professione e vive sul campo ogni giorno il significato di questa malattia attraverso la voce dei suoi pazienti.
Nella seconda parte trovano spazio i racconti e le riflessioni di coloro che hanno deciso di condividere il progetto, ren-dendosi disponibili a raccontare il loro punto di vista sull’incontro con il tumore e le sue molteplici forme di guarigione.
Il libro è edito da Tecniche Nuove e si può prenotare in libreria o sul portale dell’editore, e grazie a un contributo di Celgene-Bristol Myers Squibb Company è stato diffuso gratuitamente nelle oncologie e ematologie italiane.