Guerra in Ucraina: “Bella ciao” diventa l’inno della resistenza delle truppe e della popolazione di Kiev. Ad intonare la canzone è l’artista folk Khrystyna Soloviy
Considerato ormai inno dei movimenti di protesta, ‘Bella ciao’ ha da tempo varcato i confini nazionali diventando simbolo universale di lotta e resistenza contro gli invasori. Negli ultimi anni, ad intonare il brano sono stati i turchi, nel 2013, durante le manifestazioni contro Erdogan, gli indipendestisti curdi nella guerra civile siriana, i manifestanti per l’indipendenza della Catalogna. E ancora i sostenitori per i cambiamenti climatici fino ad arrivare ai protagonisti della serie Netflix la Casa di Carta.
Ora, il canto popolare attribuito ai partigiani, è diventato l’inno della guerra in Ucraina. A farlo suo, nelle scorse ore, è stata la cantante folk Khrystyna Soloviy, che ne ha modificato le parole, adattandole alla situazione attuale. “La mia versione di una canzone popolare italiana. La dedico ai nostri eroi, alle Forze Armate e a tutti coloro che ora stanno combattendo per la loro patria”, ha scritto Khrystyna su Twitter.
La reinterpretazione del brano, intitolato ‘L’ira ucraina’ come riferisce la Dire (www.dire.it), in breve tempo ha ottenuto migliaia di visualizzazioni su youtube. Le sue parole, molto forti, recitano: “Una mattina, all’alba. La terra tremò e il nostro sangue cominciò a bollire. I razzi dal cielo, le colonne dei carri armati. E il vecchio Dnipro urlò”.