Nel 2022, secondo le stime di Assoutenti, i rincari delle bollette di luce e gas potrebbero determinare una stangata da oltre 3000 euro a famiglia
Gli interventi approvati dal Governo col decreto bollette sono del tutto insufficienti a contenere la nuova fiammata delle tariffe di luce e gas e non impediranno sia un ulteriore rialzo dei costi energetici in capo a famiglie e imprese, sia un effetto domino sui prezzi al dettaglio e sull’inflazione. Lo afferma Assoutenti, che calcola oggi i possibili impatti dell’attuale situazione economica per le tasche delle famiglie.
“All’emergenza bollette si è aggiunta negli ultimi mesi quella relativa al caro-benzina, con i listini dei carburanti che oggi costano alla pompa il 24% in più rispetto allo scorso anno e un aggravio di spesa, solo per i rifornimenti, pari a +402 euro a famiglia – spiega il presidente Furio Truzzi – I prezzi al dettaglio, inoltre, stanno subendo rincari altissimi, sia come conseguenza del caro-bollette, sia per effetto dei maggiori costi delle materie prime, con l’inflazione che a gennaio è balzata al +4,8% e una maggiore spesa da 1.480 euro a famiglia (per complessivi +38,5 mld di euro)”.
“Luce, gas, benzina, prezzi al dettaglio e materie prime causeranno un maggior esborso solo per i consumatori stimabile, complessivamente, in circa 78,5 miliardi di euro, e un aggravio di spesa totale pari a circa 3.019 euro a famiglia a fine 2022 – prosegue Truzzi – Alla luce di tale situazione, le misure approvate dal Governo appaiono del tutto inadeguate ad affrontare le gravi emergenze in corso, e per questo Assoutenti assieme ad altre associazioni dei consumatori si prepara a proteste e forme di lotta legale a tutela delle tasche delle famiglie” conclude Truzzi.