Mboss torna con “ZG95 VOL. 2”, il nuovo mixtape: una forte dichiarazione d’identità e uno spaccato reale dei quartieri
Fuori su tutti i digital store, distribuito da Believe, e in versione fisica (cd) distribuito da Self Distribuzione, “ZG95 VOL. 2” (https://bfan.link/zg-95-vl2), il nuovo mixtape di Mboss il cui titolo fonde la sigla del luogo dove è cresciuto e vive il rapper, Zingonia, e il suo anno di nascita, 1995. “ZG95 VOL. 2” è un mixtape atipico perché nelle 17 tracce è presente una sola voce, quella dell’artista di origine senegalese che ha scelto di non invitare altri rapper per far emergere ancora di più la propria identità artistica. Dopo aver pubblicato un primo mixtape, “ZG95”, nel 2017, l’album “Negro” nel 2019 e una serie di singoli di successo tra il 2020 e il 2021, Mboss si è voluto mettere di nuovo alla prova con un lavoro lungo e completo in cui è affiancato da una serie di producer selezionati apposta per la capacità di rappresentare le sonorità contemporanee.
L’artwork di “ZG95 VOL. 2” racconta il concept del mixtape perché raffigura delle architetture che si slanciano verso l’alto – metafora scelta da Mboss per dare il senso della rinascita – e in questo paesaggio urbano spicca un gorilla dominatore, che appare forte e potente. “Mi piace – racconta Mboss – la figura di questo King Kong contemporaneo che, oltre a essere nero, controlla dall’alto il territorio, scruta l’orizzonte, guarda avanti e fa capire che nulla si muove senza un suo cenno“.
Il linguaggio e gli argomenti dei testi rappresentano fedelmente i giovani delle periferie più calde e delle piazze di quartiere, tra case popolari, spaccio, scazzi, esigenza di mantenersi economicamente, voglia di riscatto, orgoglio, tentativo di emergere e una dose inevitabile di spocchia. Mboss è cresciuto in questi ambienti e li racconta in maniera autentica con la sua musica.
MBOSS, nome d’arte di Mohamed Sy, è cresciuto a Zingonia (Bergamo) in una zona in cui spopola la microcriminalità e con la musica racconta la realtà che vive per liberarsene e costruirsi una via d’uscita. Anche per questo cerca sempre uno stile che si distingua, un suono e un flow che rappresentino in maniera unica la cultura dei giovani delle periferie, dei bassifondi e delle piazze di quartiere. Da adolescente si è appassionato sia alla musica (è entrato per la prima volta in uno studio di registrazione all’età di 14 anni) che al calcio, praticando entrambi. Nel corso degli anni ha abbandonato la passione calcistica per concentrarsi a tempo pieno sulla musica, anche grazie ai consigli di Vacca, che lo ha aiutato nella prima fase del suo percorso artistico. Dopo essersi fatto notare con i primi pezzi, ha iniziato a collezionare collaborazioni con artisti di rilievo (tra cui Sfera Ebbasta, Vegas Jones, Vacca, Jamil e altri). Tra i suoi pezzi di maggior successo ci sono “Zona Rossa” e “Camminiamo Chill”.