Visite guidate, mostre, passeggiate e spettacoli: si parte a marzo e si andrà avanti fino a fine 2022. Così Bologna celebra i 100 anni della nascita di Pier Paolo Pasolini
Un anno di eventi, nel centenario dalla sua nascita per “agitare il pensiero di Pier Paolo Pasolini”, per “tenere uno sguardo libero, consapevole, corsaro”. Bologna, città nella quale il grande intellettuale nacque nel 1922 e dove tornò negli anni della formazione -studiando al liceo Galvani e all’Ateneo- sarà teatro da inizio marzo a fine 2022 di innumerevoli appuntamenti che toccheranno gli innumerevoli talenti e le passioni di Ppp. Il Comune ha infatti voluto organizzare, lungo tutto l’arco del 2022 e coinvolgendo moltissime realtà, passeggiate, mostre, letture, proiezioni, spettacoli, visite guidate, pubblicazioni per permettere a tutti di ritrovare o di scoprire Pasolini. Non mancherà nemmeno il calcio, grande amore di Ppp, con un omaggio del Bologna Fc nel prepartita Bologna-Torino del 6 marzo, con la proiezione al Dall’Ara di un video.
LA MAPPATURA CON LE FRASI DI PASOLINI IN GIRO PER LA CITTÀ
Per cominciare, #quipasolini, una mappatura dei luoghi pasoliniani, magari da percorrere in passeggiata, con immagini e frasi che saranno visibili dal 5 marzo fino all’autunno. E allora si può andare da Palazzo D’Accursio alla casa Natale (in via Borgonuovo 4), dal liceo Galvani al portico della morte dove si trova la libreria Nanni, da piazzetta Pasolini allo Stadio fino all’ex Gam, Galleria di arte moderna (dove nel 1975 Pasolini si fece proiettare sulla camicia “Il Vangelo secondo Matteo”). E ancora, il Portico dei Servi dove furono girate alcune scene di Edipo Re o Villa Aldini, usata per scene di “Salò e le 120 giornate di Sodoma”.
VISITE GRATUITE NEI LUOGHI PASOLINIANI
Come spiega la Dire (www.dire.it), ogni settimana, saranno organizzate visite guidate gratuite nei luoghi pasoliniani, prima fra tutte quella condotta da Enrico Brizzi e dagli Psicoatleti. Da martedì sarà aperta la mostra “Pier Paolo Pasolini. Folgorazioni figurative” nel nuovo spazio del sottopasso di piazza Re Enzo. Partirà poi il Festival Pasolini al Lumière, con ospiti come Marco Bellocchio, Alice Rohrwacher, Ascanio Celestini, Gianni Amelio, Vito Mancuso. Celestini sarà protagonista anche nuovo spettacolo “Museo Pasolini” all’Arena del Sole. All’Auditorium Manzoni, invece, il 28 aprile si terrà la prima assoluta di “Poesia in forma di rosa”, brano ispirato all’opera pasoliniana e scritto da Matteo D’Amico, con l’orchestra del Teatro comunale, il soprano Fiorenza Cedolins e la voce recitante di Roberto Latini. Villa Aldini sarà un altro ‘set’ di eventi con Archiviozeta che proporrà un nuovo allestimento itinerante di “Edipo Re” e una mostra di foto su “Salò”. Ci saranno appuntamenti anche in Pinacoteca con visite guidate, sempre con uno “sguardo pasoliniano”, al Galvani, nelle periferie col Saveria Project con “Stukas” che sposa teatro e calcio. Il Comune creerà anche una raccolta di Podcast da codividere su varie piattaforme on line.
“A BOLOGNA GLI ANNI DELLA GIOVINEZZA E DELLA FORMAZIONE”
“A cento anni di distanza, vogliamo celebrare uno dei figli più illustri di Bologna rivendicandone una paternità, o una maternità, non a tutti nota”, è il commento del sindaco Matteo Lepore. “È a Bologna che Pasolini ha trascorso gli anni delle giovinezza e della formazione, qui ha stretto grandi amicizie, qui si è sperimentato negli scritti degli esordi, qui ha affinato il suo sguardo”. Elena di Gioia, delegata del sindaco alla Cultura, nel presentare questa prima serie di eventi (altri ne arriveranno) stamane ha voluto sottolineare l’affetto che l’intellettuale ha sempre avuto per la città. Ma anche che, appunto, “Pasolini ci consegna una questione, come poter tenere uno sguardo libero, consapevole e corsaro”. Per raccogliere tutti gli eventi è già on line un sito dedicato (pppbologna.it). Infine, Di Gioia, ha ricordato che il 2022 è anche l’anniversario della scomparsa di Lucio Dalla e di Roberto Roversi, morti 10 anni fa. E allora da martedì al 15 marzo, su Palazzo dei Notai il cantautore e il poeta saranno assieme a Pasolini in una gigantografia che sotto vedrà la frase “Bologna: dove nasce il pensiero libero”.