Guerra in Ucraina: l’Unione europea approva il quarto pacchetto di sanzioni contro la Russia. Imposto embargo siderurgico e ulteriori misure per gli oligarchi
La Commissione europea ha accolto la proposta del Consiglio Ue sull’adozione di un quarto pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia, in risposta all’operazione militare lanciata in Ucraina. Vietate dunque tutte le transazioni con alcune imprese statali e previste delle restrizioni all’esportazione di beni e tecnologie per l’industria della difesa, per quella energetica e per la sicurezza.
Confermata poi l’ipotesi di sospensione della Russia come “nazione favorita” in seno all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto/Omc). Un embargo dell’Ue sulle importazioni di prodotti siderurgici, attualmente soggetti a misure di salvaguardia, permetterà di togliere alla Russia circa 3,3 miliardi di euro di proventi.
Colpita dalle sanzioni, spiega la Dire (www.dire.it), anche l’élite: approvato il divieto europeo di esportazione di beni di lusso, come automobili e gioielli, e ampliato l’elenco delle persone ed entità sanzionate, al fine di includere un maggior numero di oligarchi legati al Cremlino. “Accolgo con favore la rapida adozione da parte degli Stati membri dell’Unione europea del quarto pacchetto di sanzioni contro la Russia. Questo paralizzerà ulteriormente la capacità di Putin di finanziare questa guerra ingiustificata. L’Ue e i suoi partner continueranno a esercitare pressioni sul Cremlino fino a quando non fermerà l’invasione dell’Ucraina”, ha scritto su Twitter la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a seguito dell’approvazione del nuovo pacchetto di sanzioni.