Covid, l’Europa torna a tremare: contagi in risalita in Germania, Francia e Regno Unito. Fondazione Gimbe: “Entro fine marzo l’Italia potrebbe arrivare anche a 150mila casi al giorno”
Torna a tremare l’Europa. Negli ultimi sette giorni nel Regno Unito sono stati registrati oltre 534.000 nuovi casi di Covid, segnando un aumento del 44%. In Francia, guardando solo ai giovani, 52.669 studenti sono risultati positivi al virus, ovvero 12.176 in più rispetto alla scorsa settimana. La causa, probabilmente, è nell’abolizione dell’obbligo di indossare la mascherina in classe dal 14 marzo. E in Germania? I tedeschi non respirano un’aria migliore e si parla di sesta ondata: il Robert Koch Institut segnala 297.845 nuovi casi di Covid-19 confermati in laboratorio (dati del 17 marzo), 226 nuovi decessi e +2.097 nuovi ricoveri.
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Se l’Europa trema, l’Italia non sta ferma. A lanciare continui allarmi contro i cali di attenzione sul virus è Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, che avverte: “Il ‘bizzarro’ aumento di casi entro fine marzo potrebbe arrivare a 120-150 mila al giorno“.
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Intanto, dall’ultima indagine rapida sulla prevalenza e distribuzione delle varianti di Sars CoV-2, condotta dall’Iss, è emerso che in Italia la variante Omicron resta quella predominante, con una prevalenza stimata del 99,86%. Osservando le due sottovarianti, “il lignaggio BA.2 ha una prevalenza del 44,07% e il BA.1 risulta ancora il più frequente con il 55,78% di prevalenza”.