La moda nel metaverso con la “Metaverse Fashion Week”


La “Metaverse Fashion Week” debutterà il 24 marzo 2022 con diversi marchi del mondo della moda tra i quali Etro, Dundas e Paco Rabanne

metaverse fashion week

Dopo Milano, dopo Parigi, la moda internazionale avrà una sua nuova ‘settimana’ e sarà tutta online. Come riporta Vogue Business, la “Metaverse Fashion Week” debutterà infatti il 24 marzo 2022 e al momento sono già confermati marchi quali Etro, Dundas e Paco Rabanne.

«I marchi partecipanti mostreranno principalmente nuove collezioni o nuove interpretazioni di pezzi esistenti – spiega Giovanna Graziosi Casimiro, responsabile della “Metaverse Fashion Week” – Ci sarà un’area per lo shopping di lusso, progettata per assomigliare all’Avenue Montaigne di Parigi, e i marchi venderanno articoli sia digitali sia fisici».

Quello che sembrava un fenomeno temporaneo legato il lockdown e alla pandemia, è in realtà diventato un elemento di grande interesse ed entusiasmo per tutti i maggiori brand tanto che durante la Milano Fashion Week sono numerose le griffe che hanno debuttato ufficialmente nel metaverso.

Secondo uno studio di Morgan Stanley, il metaverso potrebbe rappresentare anche il 10% del mercato del lusso nel 2030, pari a 50 miliardi di dollari. E la nuova figura professionale dei Chief Metaverse Officer per regolare tutto quanto concerne il metaverso all’interno delle aziende è già diventata molto ricercata.

Così la settimana milanese ha celebrato il metaverso del Benetton Group, di Annakiki e Dolce & Gabbana, e quella parigina ha sancito la collaborazione tra Fédération de la Haute Couture et de la Mode e la start up Stage 11 per la prossima “Metaverse Fashion Week”.
Ma non tutte le voci sono unanimi in questa direzione: «Il metaverso è un mondo puramente virtuale e, fino a ora, siamo nel mondo reale e vendiamo prodotti reali – ha affermato Bernard Arnault, CEO del gruppo del lusso Lvmh – Se fatto bene, può probabilmente avere un impatto positivo sulle attività dei marchi. Ma vendere sneakers virtuali a 10 euro non ci interessa».