Sono Gaia Giannone, con un progetto sul tumore ovarico, e Stefania Morganti, con uno studio sul carcinoma mammario, a vincere le prime borse di studio del bando Gianni Bonadonna
Fondazione Gianni Bonadonna (FGB) e AIRC hanno il piacere di ufficializzare le vincitrici della prima edizione del bando per borse di studio per l’estero, intitolato a Gianni Bonadonna. Le due ricercatrici, che trascorreranno un periodo di formazione della durata di tre anni in due prestigiosi istituti internazionali, sono entrambe al lavoro su due tumori femminili.
Gaia Giannone, che ha appena terminato la specializzazione in Oncologia Medica presso l’Università di Torino all’Istituto di Candiolo – Fondazione del Piemonte per l’oncologia – IRCCS con Massimo Aglietta, studierà il carcinoma ovarico sieroso di alto grado presso l’Imperial College di Londra, nel laboratorio di Iain McNeish. Il progetto prevede l’analisi dettagliata delle alterazioni del profilo genomico del tumore e delle sue mutazioni utilizzando una tecnica di sequenziamento di ultima generazione (“shallow whole genome sequencing”, sWGS). La tecnica è da utilizzare al momento della diagnosi della malattia all’esordio e di una eventuale recidiva, su tessuto o biopsia liquida. L’obiettivo è associare ogni possibile mutazione a uno specifico profilo tumorale, per capire come eventuali nuove mutazioni si traducano in alterazioni del profilo genomico tumorale. La sWGS potrebbe così diventare un mezzo per caratterizzare prospetticamente il tumore su biopsie liquide, per studiare longitudinalmente i profili tumorali nel fluido ascitico e per caratterizzare ogni tumore e le sue modifiche durante la progressione, così da identificare i processi mutazionali che possono portare a resistenze.
Stefania Morganti, specializzanda in Oncologia Medica presso l’Università di Milano e membro del gruppo di ricerca guidato da Giuseppe Curigliano all’Istituto Europeo di Oncologia, si è recentemente unita al gruppo coordinato da Nancy U. Lin e Heather A. Parsons presso il Dana Farber Cancer Institute di Boston. Il suo progetto di ricerca riguarda la caratterizzazione della malattia minima residua mediante biopsia liquida in pazienti con tumore mammario metastatico HER2-positivo e con risposta di lunga durata alla terapia anti-HER2. Nonostante l’ottima prognosi, queste pazienti sono a oggi candidate a ricevere una terapia cronica di mantenimento. L’obiettivo di questo studio è quindi capire se la malattia minima residua possa essere considerata un biomarcatore prognostico che permetta di identificare un sottogruppo di pazienti considerate guarite, in cui sia possibile interrompere il trattamento cronico anti-HER2 senza compromettere la prognosi.
Con l’attivazione di queste prime due borse di studio all’estero prende così vita il progetto FGB-AIRC “Fellowship Gianni Bonadonna”, volto a favorire la creazione di una nuova generazione di medici-ricercatori in oncologia e per l’oncologia.