Appalti pubblici: raggiunte cifre record grazie alle semplificazioni


Appalti pubblici

Negli ultimi mesi, gli appalti pubblici assegnati ad imprese e società hanno raggiunto un numero record, soprattutto per quanto riguarda le grandi opere, arrivando a superare in maniera rilevante i dati degli ultimi 20 anni. In particolare, durante il 2021, gli appalti aggiudicati sono arrivati ad essere circa il doppio dell’anno precedente, riferendosi esclusivamente alle opere di maggior valore, vale a dire un milione di euro e oltre.

Le ragioni per cui gli appalti pubblici stanno riscuotendo successo sono diverse, anche se, prima di tutto, aggiudicarsi un appalto significa ottenere un’eccellente opportunità di guadagno. Imprenditori, professionisti e aziende sono spesso alla ricerca di una gara d’appalto accessibile, che, in caso di assegnazione, consenta loro di ottenere un certo margine di utile. Ovviamente, vedersi assegnare un appalto non è certo semplice: prima di partecipare, un’impresa o una società deve comunque corrispondere a determinati requisiti.

Per partecipare ad una gara di appalto pubblico, è necessario prima ottenere l’attestazione Soa, una certificazione che dimostra che l’impresa sia in grado di effettuare lavori per un valore di oltre 150 mila euro (fonte: https://www.soasemplice.it/attestazione-soa).

Ottenere un appalto pubblico: perché è così importante

Una gara di appalto permette ad un’azienda di ottenere una concessione di appalto pubblico, ovvero di essere incaricata di eseguire una determinata opera pubblica o di fornire i propri servizi o beni nel contesto di riferimento del soggetto appaltante.

La Pubblica Amministrazione, per poter sottoscrivere un contratto che abbia per oggetto la realizzazione di un’opera o l’acquisto di un servizio, deve appunto ricorrere ad una procedura di gara: ciò permette alle aziende che soddisfano alcuni requisiti ben precisi di aggiudicarsi l’appalto e di stipulare il contratto.

Possono partecipare ad una gara di appalto le imprese individuali, le società, le cooperative, i consorzi e le associazioni di imprese, anche se temporanee. Riguardo a quest’ultima forma, è bene considerare che le imprese costituiscono un’associazione temporanea per partecipare ad una gara di appalto soprattutto nei casi in cui, singolarmente, non avrebbero modo di soddisfare tutti i requisiti.

Per un’impresa, o per un’associazione di imprese, vedersi assegnare un appalto significa senza dubbio ampliare notevolmente il proprio mercato e ottenere molte più opportunità di lavoro. Per partecipare alle gare di appalto emesse dagli enti pubblici, è necessario consultare i bandi emessi e pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale, dove sono disponibili tutti i dati: scadenza, termine per presentare la propria offerta, oggetto e valore dell’appalto e ogni altra informazione utile.

Generalmente, i requisiti richiesti per partecipare ad una gara di appalto pubblico riguardano sia le capacità economiche e finanziarie, sia le competenze tecniche e professionali. Ovviamente, non devono essere in atto procedimenti penali, misure di prevenzione o condanne, sia per l’impresa stessa che per il titolare e i soci.

Appalti pubblici e appalti privati: le differenze

Oltre agli appalti pubblici esistono anche gli appalti privati: mentre nel primo caso esiste un codice appalti ben definito e la procedura è piuttosto complicata, l’appalto privato è più che altro una forma di negoziazione tra un committente e un’impresa o un professionista a cui decide di affidare un determinato lavoro.

I contraenti di un accordo per appalto privato devono quindi rispettare quanto previsto dal codice civile, ma sono comunque del tutto liberi di accordarsi riguardo all’opera da svolgere o alla fornitura di beni / servizi: l’oggetto dell’appalto può riferirsi infatti a qualsiasi cosa che, rispettando la legge, possa essere inserita in un contratto.