Guerra in Ucraina, dagli Usa arriva gas per l’Unione europea che si stacca dalla Russia. Draghi: “Verso l’indipendenza europea delle forniture”
Gli Stati Uniti e alcuni Paesi partner forniranno almeno 15 miliardi di metri cubi di gas naturale all’Unione Europea entro la fine del 2022 nell’ottica di far diminuire la dipendenza dell’Europa dalle materie prime russe. Ad annunciarlo sono stati oggi il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen. L’intesa è stata raggiunta nell’ambito della tre giorni di missione nel continente di Biden, organizzata per discutere dell’offensiva militare lanciata dalla Russia in Ucraina un mese fa. Biden e Von der Leyen hanno anche annunciato la creazione di una task force per l’individuazione di fonti energetiche alternative al gas, di cui la Russia è il primo esportatore al mondo.
DRAGHI: UE INDIPENDENTE DAL GAS RUSSO
“Sia il summit della Nato che quello del G7 hanno mostrato un’unità straordinaria nel condannare l’aggressione all’Ucraina e nel decidere di inasprire le sanzioni se fosse necessario”. Lo dice il presidente del Consiglio Mario Draghi, a Bruxelles, come riferisce la Dire (www.dire.it). “Le sanzioni sono state descritte come straordinariamente efficaci, l’economia russa è fortemente indebolita”, aggiunge.
Per quanto riguarda “come affrontare il problema della sicurezza energetica e agroalimentare in entrambi i casi la risposta è una combinazione di diversificazione: cambiare le fonti di approvvigionamento, come stiamo facendo. In altre parole l’Europa vuole diventare indipendente dal gas russo“, chiarisce Draghi. Pagare il gas in rubli? “Questa fondamentalmente è una violazione contrattuale, i contratti sono considerati violati se questa clausola viene applicata dalla Russia”.
“Non c’è stata nessuna condanna della Cina, anzi, la speranza è che Pechino contribuisca al processo di pace. Tanto dobbiamo essere fermi con le sanzioni, tanto dobbiamo cercare disperatamente la pace. L’Italia- sottolinea il Premier- come gli altri Paesi, si muove lungo questi due binari”.
Sulle armi all’Ucraina “ho ribadito l’impegno che hanno preso tutti gli altri governi nei confronti della Nato: noi abbiamo questo impegno storico e continueremo a osservarlo”. Ma su un ulteriore impegno dell’Alleanza Atlantica, Draghi spiega: “E’ stato ribadito che non è possibile coinvolgere né la Nato né l’Unione europea in una ‘no fly zone’ sull’Ucraina”.
Infine Draghi annuncia che “l’incontro con Erdogan è andato bene” e “avremo presto un incontro” a tre “con Turchia e Francia per far funzionare di nuovo quel foro di collaborazione”.
NUOVE SANZIONI UE CONTRO RUSSIA E BIELORUSSIA
Il Consiglio europeo ha adottato ulteriori sanzioni verso Russia e Bielorussia colpendo oltre 400 persone ed entità e ha ribadito l’impegno “ad accogliere milioni di profughi dall’Ucraina tramite il meccanismo di protezione temporanea sostenendo tutte le associazioni e tutti i governi europei che stanno mostrando solidarietà con coloro che scappano dalla guerra”. I leader europei hanno anche invitato la Commissione europea a lavorare su ulteriori misure per sviluppare dei piani di contingenza a medio-lungo termine per dotare gli Stati Ue di fondi garantiti per ospitare gli sfollati e coprire tutte le eventuali esigenze.
Sul fronte energetico, l’Ue continuerà a garantire elettricità e gas all’Ucraina, oltre a garantire la sicurezza delle strutture nucleari ucraine tramite il supporto dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea). Infine nella riunione di ieri si è giunti a un accordo sullo sviluppo di un fondo fiduciario di solidarietà per l’Ucraina a cui tutti i partner internazionali sono stati chiamati a partecipare.
VON DER LEYEN: “ALLEANZA TRANSATLANTICA PIÙ FORTE CHE MAI”
“L’alleanza transatlantica è più forte che mai; in un mondo che affronta il disordine, la nostra unità sostiene valori e regole fondamentali in cui i nostri cittadini credono e siamo determinati ad opporci alla brutale guerra della Russia”. Così la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nella conferenza stampa congiunta col presidente Usa Joe Biden, dopo l’annuncio di quest’ultimo della disponibilità degli Stati Uniti di fornire all’Ue 15 miliardi da gas naturale liquefatto. Durante la conferenza stampa anche una forte condanna della guerra in Ucraina. “L’intento di unirsi per fermare il conflitto legano l’Ue e gli Stati Uniti, schierati fianco a fianco contro le azioni del presidente Vladimir Putin”, ha detto von der Leyen.
BIDEN: “CHIARO CON XI SU CONSEGUENZE ALLEANZA CON RUSSIA”
“Ho avuto una conversazione la settimana scorsa col presidente Xi Jinping e ho messo in chiaro le conseguenze che avrebbe la Cina nel caso aiutasse la Russia“. Queste le parole del presidente americano Joe Biden, in conferenza stampa al quartier generale della Nato a Bruxelles, dopo il vertice straordinario con i leader dell’alleanza transatlantica.
“Abbiamo avuto molte discussioni anche in passato su come la Cina fosse interessata a relazioni e cooperazione economica con Usa e Unione europa”, ha proseguito Biden. “Penso che la Cina abbia capito che il suo futuro economico sia molto più legato all’Occidente che alla Russia e sono fiducioso che non verrà coinvolta nel conflitto”, ha aggiunto il presidente americano.
“BATTAGLIONI NATO IN ROMANIA, BULGARIA, SLOVACCHIA”
“Per difendere meglio i nostri territori la Nato ha dispiegato quattro ulteriori battaglioni militari in Romania, Bulgaria e Slovacchia per rinforzare il fronte ad Est. Putin pensava che la Nato fosse divisa ma non è stato così, la Nato non è mai stata unita come durante questi giorni e Putin sta ricevendo esattamente l’opposto di quello che aveva previsto di avere dall’Ucraina”, ha concluso Biden.
DI MAIO: “SANZIONI UNICO STRUMENTO PACIFICO PER FERMARE GUERRA“
“Sull’economia italiana ed europea si sta abbattendo il costo della guerra di Putin non quello delle sanzioni. Le sanzioni servono a togliere linfa all’esercito di Putin“. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Rainews24.
“Stiamo lavorando al quinto pacchetto di sanzioni- aggiunge-, c’é una discussione in corso. Noi aspettiamo la proposta della commissione Ue e crediamo che non ci debbano essere veti, le sanzioni sono l’unico strumento pacifico per fermare questa guerra colpendo l’esercito russo che è sul campo“.
“Lavoriamo perché a quelle linee rosse non si arrivi, noi crediamo che in attesa di un accordo di pace generale l’altro tema sia costruire le condizioni per un cessate il fuoco localizzato“, aggiunge. All’inizio della guerra “c’erano 2.000 italiani in Ucraina, ora sono meno di 200. Molti non vogliono andar via, ma tutti quelli che ci contattano noi li aiutiamo”, conclude.