Il Cnr-Icmate di Genova è impegnato nell’esperimento PASTA (Particle-Stabilized Emulsions), condotto sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS)
Un gruppo di ricercatori dell’Unità di Genova dell’Istituto di chimica della materia condensata e di tecnologie per l’energia (Icmate) del Consiglio Nazionale delle Ricerche composto da Libero Liggieri, Francesca Ravera ed Eva Santini, è impegnato nell’esperimento PASTA (Particle-Stabilized Emulsions), condotto sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
Lo studio si svolge nell’ambito di un progetto internazionale coordinato da Cnr-Icmate e finanziato dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), con la partecipazione di partner accademici ed industriali da Europa, USA, Giappone e Russia. Tra gli Italiani, oltre al Cnr-Icmate, partecipano un gruppo dell’Università di Parma e lo spin-off della stessa università Future Cooking Lab.
L’esperimento, della durata di circa 4 mesi, utilizzerà l’apparecchiatura Soft Matter Dynamics (SMD), sviluppata da Airbus su commissione di ESA, per studiare gli effetti di tensioattivi sui meccanismi responsabili della stabilizzazione delle emulsioni, sulla dinamica delle goccioline emulsionate e sulle loro dimensioni, sfruttando le condizioni semplificate imposte dall’assenza di peso a bordo della ISS.
L’esperimento PASTA nasce dalla esperienza consolidata di Cnr-Icmate nello studio di tensioattivi, interfacce liquide ed emulsioni, anche attraverso l’utilizzo di esperimenti in condizioni di assenza di peso. Già a partire dal 1998, e come per PASTA, il gruppo di ricerca è stato ideatore e coordinatore di esperimenti condotti sugli Space Shuttle e sulla ISS, nell’ambito di progetti internazionali finanziati da ESA ed ASI. Nell’ambito di PASTA, quale coordinatore del team scientifico internazionale, il _Cnr-Icmate ha, in particolare, partecipato a tutte le fasi di ideazione, messa a punto e pianificazione dell’esperimento, ai test dell’apparecchiatura SMD, ed ha preparato e fornito i campioni di emulsioni che saranno studiati.
I risultati degli esperimenti consentiranno di avanzare nella formulazione di emulsioni più “green”, con ridotte quantità di tensioattivi in prodotti alimentari, cosmetici, detergenti, prodotti chimici e petrolchimici, con evidenti benefici per la salute e per l’ambiente.
L’apparecchiatura Soft Matter Dynamics (SMD), completa dei campioni da studiare, è arrivata sulla ISS, assieme ad altri moduli sperimentali, materiali e rifornimenti, con il cargo automatico Cygnus NG-17, lanciato il 19 febbraio dalla base di Wallops Island, sulla costa est degli Stati Uniti. Gli esperimenti sono iniziati ufficialmente lunedì 28 febbraio, dopo che l’astronauta dell’ESA Matthias Maurer ha installato SMD nell’apposito “cassetto” del Fluid Science Laboratory del modulo europeo Columbus.
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