Il Lello Petrarca Trio presenta l’album “Napoli Jazzology”. Un disco-omaggio alla musica napoletana: otto brani della tradizione classica partenopea rielaborati in chiave jazz
Prodotto da Dodicilune, distribuito in Italia e all’estero da IRD e nei migliori store online da Believe, esce “Napoli Jazzology”, terzo progetto discografico del Lello Petrarca Trio.
Dopo “Musical Stories” (2016) e “Reflections” (2018), il trio composto dal pianista casertano Lello Petrarca affiancato dal contrabbassista Vincenzo Faraldo e dal batterista Aldo Fucile presenta un nuovo progetto discografico. Musicista, compositore, polistrumentista e arrangiatore poliedrico ed eclettico che attinge da stili e generi diversi, nel nuovo disco Lello Petrarca sceglie di riproporre alcune delle più celebri e amate canzoni napoletane tratte dal repertorio classico e moderno.
In scaletta ‘O Sole Mio, Funiculi’ Funicula’, Gente Distratta, Reginella, Era De Maggio, Tammurriata Nera, Passione e Resta Cu ‘Mme.
Un omaggio rispettoso della tradizione strumentale partenopea: i brani sono reinterpretati acusticamente grazie all’armonia tra pianoforte, contrabbasso e batteria. Un riadattamento jazzistico di sette brani storici della musica napoletana che giura fedeltà alla classicità, e che rende le melodie assolutamente riconoscibili nonostante le rielaborazioni ritmiche e armoniche create dal trio di musicisti.
Ai classici si aggiunge poi ‘Gente distratta’, canzone di Pino Daniele, con cui Petrarca rende tributo a un musicista che è entrato di diritto a far parte dei grandi della musica di Napoli.
“Con ‘Napoli Jazzology’ si compie un atto di reverenza nei confronti di Napoli, una città per me importante sia sotto il profilo umano che soprattutto artistico. Ho scelto sì i brani più famosi, quelli che negli anni si sono più suonati e cantati, ma che hanno inoltre un significato speciale per me, dal momento che queste sette erano le canzoni che più suonavo quando ero artisticamente ancora in fasce. ‘Gente distratta’, infine, è una canzone che invece ascoltavo quando ero piccolo: mi è rimasta nel cuore, ho sempre pensato, crescendo musicalmente, che fosse un brano jazzabile e rivisitabile con questo tipo di sonorità”, afferma Lello Petrarca.