Anche in Toscana, il 2 e 3 aprile, porte aperte nelle Case dei personaggi illustri: l’iniziativa è promossa dell’Associazione Nazionale Case della Memoria
Da Leonardo a Puccini, da Michelangelo a Primo Conti passando per Carducci, Galileo, Pascoli, Montanelli, Bartolini. Sono venticinque le case museo della Toscana che apriranno le porte per la prima edizione delle Giornate nazionali delle Case dei personaggi illustri, promosse in tutta Italia nel fine settimana del 2 e 3 aprile dall’Associazione Nazionale Case della Memoria. La volontà dell’associazione, che mette in rete 90 case museo in 13 regioni italiane, è quella di unire per due giorni lo Stivale sotto la stessa insegna: valorizzare la memoria del passato. Per questo l’invito è stato esteso a tutte le case dei personaggi illustri italiani, non solo quelle facenti parte delle Case della Memoria.
«Le case della memoria sono l’emblema dell’identità toscana, rappresentata attraverso alcuni dei suoi spiriti più geniali – commenta il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani -. Ciascuna casa museo conserva un patrimonio di ricordi e di atmosfere che ci permettono di entrare in connessione con i nostri straordinari antenati, da Michelangelo a Leonardo, da Boccaccio a Carducci, giusto per citare pochi nomi di un elenco davvero straordinario. La costruzione di un sistema museale che metta in rete questo patrimonio è un’idea che ritengo validissima e da sostenere: creare connessioni e sinergie tra questi luoghi è uno stimolo a conoscerli, a visitarli, a creare percorsi inediti; è dunque il modo migliore per valorizzarli. Mi auguro che questa rete si allarghi gradualmente fino a rappresentare tutte le case della memoria presenti in Toscana e questa due giorni di porte aperte è sicuramente un’ottima iniziativa per riaccendere l’attenzione sulle tantissime case di personaggi illustri di cui è disseminato il nostro Paese. Un modo di valorizzare quel patrimonio diffuso che tutto il mondo ci invidia e che dobbiamo continuare a tutelare e promuovere a tutti i livelli».
«Questi due giorni sono il frutto di un lungo impegno portato avanti dall’associazione con l’intento di dare voce a queste preziose e diversissime realtà che abbiamo la fortuna di rappresentare – spiega Adriano Rigoli presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Nel vasto “mondo” delle case museo dedicate ai grandi personaggi convivono musei “consolidati” e piccoli spazi, non sempre conosciuti dal pubblico. Queste due giornate nascono quindi per accendere i riflettori sulle tantissime case di personaggi illustri di cui la Toscana e l’Italia intera sono ricche. Un’iniziativa che per scelta abbiamo voluto aprire a tutte le case italiane, anche quelle che non fanno parte della rete, per portare avanti l’obbiettivo di far conoscere con tutti i mezzi i tanti gioielli che l’Italia può vantare».
«In un momento così difficile potrebbe sembrare inopportuno parlare di cultura, ma io penso che oggi, più che mai, ce ne sia bisogno – afferma Marco Capaccioli vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Il post-Covid poteva essere davvero l’occasione per aprire un nuovo ciclo storico ma la guerra in Ucraina lo ha chiuso nuovamente. Mentre siamo ancora “sotto attacco” si tratta di riuscire, con forza e determinazione, a costruire un ponte che ci permetta di arrivare su un’altra riva. Due giorni di porte aperte per riaccendere la speranza, seguendo l’esempio che la ragione, l’intelligenza e l’impegno dei grandi del passato hanno messo in campo per superare le difficoltà. Due giorni, per tracciare un percorso futuro, camminando nel presente, ma pensando al passato».
Fino al 31 marzo saranno quindi possibili le iscrizioni da parte del pubblico, sempre collegandosi al sito www.casedellamemoria.it, dove è presente l’elenco aggiornato delle case partecipanti corredato dalle indicazioni per prenotare. A seguire, l’elenco delle case che aderiscono al progetto. A Firenze e provincia: Studio di Piero Bargellini, Casa Buonarroti, Villa Galileo, Casa Guidi, Museo Primo Conti, Cimitero degli Inglesi, Cimitero Evangelico agli Allori, Museo Casa Rodolfo Siviero, Museo Casa di Giovanni Boccaccio (Certaldo), Museo Casa Busoni (Empoli), Casa natale di Leonardo da Vinci (Anchiano, Vinci), Fondazione Montanelli Bassi (Fucecchio), Villa Pozzolini di Bivigliano (Vaglia).
Ad Arezzo e provincia: Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi, Museo casa natale di Michelangelo Buonarroti (Caprese Michelangelo).
Per la provincia di Livorno ecco il Polo Museale Carducciano di Castagneto Carducci.
A Lucca e provincia: Puccini Museum – Casa natale, Casa natale Giosue Carducci (Valdicastello), Casa Museo Giovanni Pascoli (Castelvecchio Pascoli, Barga), Museo Ugo Guidi (Vittoria Apuana, Forte dei Marmi).
In provincia di Pisa: Museo “Casa Carducci” (Santa Maria a Monte), Villa di Corliano (San Giuliano Terme).
A Pistoia la Casa Museo Sigfrido Bartolini.
Nel pratese il Museo della Badia di Vaiano – Casa Agnolo Firenzuola e il Museo Villa del Mulinaccio – Casa Filippo Sassetti entrambe nel Comune di Vaiano.
Associazione Nazionale Case della Memoria
L’Associazione Nazionale Case della Memoria mette in rete 90 case museo in 13 regioni italiane (Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna) che hanno deciso di lavorare insieme a progetti comuni e per promuovere questa forma museale in maniera più incisiva anche in Italia. Abitazioni legate a tanti personaggi della cultura italiana: Giotto, Giovanni Boccaccio, Francesco Datini, Leonardo da Vinci, Niccolò Machiavelli, Francesco Cavassa e Emanuele Tapparelli d’Azeglio, Agnolo Firenzuola, Pontormo, Benvenuto Cellini, Filippo Sassetti, Lorenzo Bartolini, Silvio Pellico, John Keats e Percy Bysshe Shelley, Francesco Guerrazzi, Giuseppe Verdi, Elizabeth Barrett e Robert Browning, Pellegrino Artusi, Corrado Arezzo de Spucches e Gaetan Combes de Lestrade, Giosuè Carducci, Sidney Sonnino, Giovanni Pascoli, Giacomo Puccini, Ferruccio Busoni, Maria Montessori, Enrico Caruso, Giorgio e Isa de Chirico, Antonio Gramsci, Raffaele Bendandi, Piero Bargellini, Enzo Ferrari, Primo Conti, Leonetto Tintori e Elena Berruti, Indro Montanelli, Italo Zetti, Ivan Bruschi, Ilario Fioravanti, Goffredo Parise, Barbara Marini Clarelli e Francesco Santi, Loris Jacopo Bononi, Giorgio Morandi, Sigfrido Bartolini, Venturino Venturi, Luciano Pavarotti, Robert Hawthorn Kitson con Frank William Brangwyn e Daphne Phelps, Elémire Zolla, Toti Scialoja e Gabriella Drudi, Gabriele D’Annunzio (il Vittoriale degli Italiani), Papa Clemente XII, Giacinto Scelsi, Giulio Turci, Filadelfo e Nera Simi, Secondo Casadei, Carlo Levi, Domenico Aiello e Michele Tedesco, Marino Moretti, Augusto e Anna Maria Radicati, Mauro Giuliani, Carlo Mattioli, Michelangelo Buonarroti, Sofia ed Emanuele Cacherano di Bricherasio, Michele De Napoli, Aurelio Saffi, Antonio Boschi e Marieda Di Stefano, Francesco Messina, Giuseppe Garibaldi, Francesco Baracca, Giovanni Verità, Ugo Tognazzi, Salvatore Quasimodo, Cosimo Della Ducata, Tullio Vietri, Galileo Galilei, Giovanni Michelucci, Rosario Livatino, Tonino Guerra, Giuseppe Puglisi, Giuseppe Berto, Vittorio Mazzucconi, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Papa Pio X e con il Cimitero di Porta a Pinti (cosiddetto Cimitero degli Inglesi), il Cimitero degli Allori a Firenze e la Casa della Memoria di Milano.
L’Associazione Nazionale Case della Memoria è in Italia l’unica rete museale di case museo di personaggi illustri a livello nazionale, partecipa alla Conferenza Permanente delle Associazioni Museali Italiane di ICOM Italia ed è “istituzione cooperante” del Programma UNESCO “Memory of the World” (sottocomitato Educazione e Ricerca). Info: www.casedellamemoria.it