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Il congedo parentale cambia: più lungo e meglio retribuito

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Congedo parentale più lungo e retribuito al 30% fino ai 12 anni: approvate le nuove norme con cui l’Italia recepisce le direttive europee in tema di conciliazione famiglia-lavoro

Entra pienamente a regime la nuova tipologia di congedo paternità obbligatorio di 10 giorni, aumenta da 10 a 11 mesi congedo genitore solo, aumenta da 6 a 12 anni l’età del bambino per cui usufruire del congedo parentale, viene esteso il diritto all’indennità di maternità per lavoratrici autonome e libere professioniste, anche per gli eventuali periodi di astensione anticipati per gravidanza a rischio.

Le novità sono contenute in uno schema di decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri per recepire le direttive europee in materia di conciliazione tra il lavoro e la vita familiare su proposta del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando. Non è la sola novità: un altro scherma di decreto riguarda infatti i nuovi obblighi di informazione dei lavoratori rispetto alle proprie condizioni di lavoro, nuove tutele minime per garantire che tutti i lavoratori, inclusi quelli che hanno contratti non standard, beneficino di maggiore chiarezza in materia di trasparenza delle informazioni sul rapporto di lavoro e sulle condizioni di lavoro, comprese le ipotesi in cui le modalità di esecuzione della prestazione siano organizzate mediante l’utilizzo di sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati.
I due provvedimenti approvati estendono i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e che introducono misure per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro.Il primo schema di decreto legislativo di recepimento della direttiva (UE) 2019/1158, relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori e i prestatori di assistenza (che abroga la direttiva 2010/18/UE del Consiglio) ha come finalità quelle di promuovere il miglioramento della conciliazione tra i tempi della vita lavorativa e quelli dedicati alla vita familiare per tutti i lavoratori che abbiano compiti di cura in qualità di genitori e/o di prestatori di assistenza, al fine di conseguire una più equa condivisione delle responsabilità tra uomini e donne e di promuovere un’effettiva parità di genere, sia in ambito lavorativo che familiare.

IL NUOVO CONGEDO PARENTALE

I principali punti di novità sono:

PIÙ TRASPARENZA SULLE CONDIZIONI DI LAVORO

Il secondo schema di decreto legislativo recante l’attuazione della direttiva UE 2019/1152 del parlamento europeo e del consiglio del 20 giugno 2019, è relativo a condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell’unione europea, consentendo di adeguare l’ordinamento nazionale a quello comunitario nel settore degli obblighi di informazione dei lavoratori rispetto alle proprie condizioni di lavoro (già previsti nel nostro ordinamento prevalentemente dal decreto legislativo 26 maggio 1997, n. 152) e stabilire nuove tutele minime per garantire che tutti i lavoratori, inclusi quelli che hanno contratti non standard, beneficino di maggiore prevedibilità e chiarezza in materia di trasparenza delle informazioni sul rapporto di lavoro e sulle condizioni di lavoro.

Il provvedimento presenta i profili di novità:

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