“Hostia. Pier Paolo Pasolini” è la mostra di Nicola Verlato


“Hostia. Pier Paolo Pasolini” è il progetto espositivo ideato dall’artista Nicola Verlato e curato da Lorenzo Canova, dal 13 aprile al Museo Nazionale Romano

verlato

Hostia. Pier Paolo Pasolini è il progetto espositivo ideato dall’artista Nicola Verlato e curato da Lorenzo Canova, con la partecipazione, tra gli altri, di Vittorio Sgarbi, Umberto Croppi e Miguel Gotor, prodotto e organizzato da Associazione MetaMorfosi e Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano con il sostegno di Intesa Sanpaolo, in occasione del centenario della nascita dell’artista, nato a Bologna il 5 marzo 1922 e morto a Roma nel 1975.
Ispirata dalla tragica morte di Pier Paolo Pasolini l’esposizione, che fa parte  di PPP100 Roma racconta Pasolini programma di iniziative culturali promosse da Roma Capitale in occasione del centenario della nascita dell’artista e intellettuale italiano, è pensata come un omaggio che si articola in una serie di declinazioni artistiche, dipinti, sculture, disegni, progetti architettonici, musiche e video realizzati da Nicola Verlato in dialogo con le grandi Aule delle Terme di Diocleziano a Roma.

La mostra si origina da un grande dipinto che, come un’antica pala d’altare, rappresenta il corpo di Pasolini mentre attraversa a ritroso la propria vita. Altre opere pittoriche di grandi dimensioni approfondiscono ulteriori aspetti connessi alla rappresentazione del dipinto principale. Un fregio lungo oltre undici metri, una scultura a di-mensioni reali che ritrae in modo estremamente realistico Pasolini e alcune teste scolpite completano l’esposizione che si avvale anche di proiezioni video e che è accompagnata, lungo tutto il percorso, da musiche sinfoniche. La mostra si arricchisce di una selezione di fotografie tratte dall’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo che ritraggono Pasolini in occasione di eventi pubblici (conferenze, presentazioni, partecipazione a festival) documentati dall’agenzia fotografica fra 1959 e 1968.
«Il Museo Nazionale Romano è lieto di essere parte di un evento così importante per la commemorazione di Pier Paolo Pasolini – chiosa Stéphane Verger Direttore del Museo Nazionale Romano. Le Terme di Diocleziano, uno dei luoghi simbolo della città di Roma così legata alla storia di Pasolini, sono nella loro monumentalità perfette ad accogliere le opere di Nicola Verlato nelle quali sono così pregnanti i riferimenti all’architettura e alle arti visive antiche».
«Più che un poeta, un cineasta o uno scrittore, Pasolini è un corpo che vive nella dimensione del mito, in quanto è riuscito a incarnare un destino non solo tragico ma addirittura universale – spiega Nicola Verlato che nel 2015 ha scelto il quartiere periferico di Torpignattara per ambientare “Hostia”, il suo murale alto 10 metri e largo quasi 6 che già rappresentava la morte dell’intellettuale italiano. Le opere in mostra narrano la progressiva eliminazione dell’arte dalla vita e l’immensa disperazione che Pasolini esprime nelle sue ultime opere, associando il mondo a un inferno che ha perso ogni occasione di salvezza, perché l’arte, che dava senso alle cose, è stata eliminata».
Come scrive Lorenzo Canova: «Nicola Verlato si serve in modo magistrale del linguaggio figurativo caro a Pasolini per dare vita a una grande opera d’arte totale. Sulla scia del grande scrittore e regista, Verlato dialoga senza subalternità con la pittura del passato, con quella tradizione che Pasolini rivendicava come fondamento delle sue sperimentazioni letterarie e cinematografiche. Nel grande complesso monumentale di Hostia le arti visive si legano così all’architettura e alla musica in un’elegia monumentale e metafisica dove la morte di Pier Paolo Pasolini supera il brutale dato di cronaca per trasformarsi in un evento tragico che penetra e supera la storia».
La mostra di Nicola Verlato si fonda su un’ipotesi che è anche un desiderio: costruire un complesso monumentale a Ostia, luogo della morte di Pasolini. In mostra sarà presente anche un modellino architettonico aperto che mostrerà tutte le opere presenti in mostra nella collocazione definitiva che idealmente troverebbero nell’edificio una volta costruito.
Pietro Folena Presidente di MetaMorfosi ricorda che «nel 1985, a dieci anni dalla morte, ho organizzato a Castel Sant’Angelo il primo grande evento giovanile in memoria di Pasolini (“Una disperata passione di essere nel mondo”). Per me oggi è un’emozione particolare ritornare sulla figura di questo gigante del Novecento attraverso l’estetica e la poetica di un artista straordinario come Nicola Verlato, con le sue opere e il suo progetto in dialogo con il classico».
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