Le canzoni candidate al Premio Amnesty International Italia nella sezione Big: lo storico riconoscimento è giunto quest’anno alla 20a edizione
È una interessante miscela di generi musicali, generazioni e tematiche la rosa delle dieci canzoni che Amnesty International Italia e Voci per la Libertà hanno scelto come candidate al Premio Amnesty International Italia nella sezione Big. Lo storico riconoscimento, giunto quest’anno alla 20a edizione, va a brani sui diritti umani pubblicati da nomi affermati della musica italiana nell’anno precedente.
Sono in lizza in questa edizione (in ordine alfabetico per artista):
99Posse con “Nero su bianco” (Persico / Iovine / Messina)
Caparezza feat. Mishel Domenssain con “El sendero” (Domenzain Suarez / Salvemini)
Federica Carta & Mydrama con “Tocca a me” (Al Kassem / Scire Scapuzzo / Carta / Martinelli)
Carmen Consoli con “L’uomo nero” (Consoli)
Cristina Donà con “Distratti” (Donà / Lanza / Donà)
Gang con “Dago” (Severini)
Mahmood con “Icaro è libero” (Mahmoud / Rapetti Mogol / Catitti / Mahmoud)
Mannarino con “Congo” (Mannarino)
Ermal Meta con “Nina e Sara” (Meta / Milani / Clivati / Meta)
Erica Mou con “Cinema” (Mou)
Tra i temi trattati: prigionia reale o metaforica, emigrazione, immigrazione, sfruttamento, schiavitù, razzismo, abusi di potere, dittatura, spirito vitale degli esseri umani, natura, omotransfobia, libertà.
Il premio viene assegnato da una giuria, che sarà annunciata prossimamente, composta da giornalisti, conduttori radiofonici e televisivi, intellettuali, addetti ai lavori, referenti di Amnesty International Italia e di Voci per la Libertà.
Il vincitore sarà premiato durante la prossima edizione, la 25a, di “Voci per la Libertà – Una canzone per Amnesty”, in programma dal 21 al 24 luglio a Rosolina Mare (Rovigo).
Ecco i brani e gli artisti vincitori nelle precedenti edizioni: nel 2003 “Il mio nemico” di Daniele Silvestri, nel 2004 “Pane e coraggio” di Ivano Fossati, nel 2005 “Ebano” dei Modena City Ramblers, nel 2006 “Rwanda” di Paola Turci, nel 2007 “Occhiali Rotti” di Samuele Bersani, nel 2008 “Canenero” dei Subsonica, nel 2009 “Lettere di soldati” di Vinicio Capossela, nel 2010 “Mio zio” di Carmen Consoli, nel 2011 “Genova Brucia” di Simone Cristicchi, nel 2012 “Non è un film” di Frankie Hi-Nrg MC e Fiorella Mannoia, nel 2013 “Gerardo nuvola ‘e Povere” di Enzo Avitabile e Francesco Guccini, nel 2014 “Atto di forza” di Francesco e Max Gazzè, nel 2015 “Scendi giù” di Alessandro Mannarino, nel 2016 “Pronti a salpare” di Edoardo Bennato, nel 2017 “Ballata triste” di Nada, nel 2018 “L’uomo nero” di Brunori Sas, nel 2019 “Salvagente” di Roy Paci & Aretuska feat. Willie Peyote, nel 2020 “Io sono l’altro” di Niccolò Fabi e nel 2021 “Dalle mie parti” dei Negramaro.
Il direttore artistico del festival, Michele Lionello, sottolinea che: “In questo momento di grandi violazioni dei diritti umani, risulta ancora più significativo il lavoro del nostro festival, quello di sensibilizzare l’opinione pubblica attraverso la forza della musica. Affiancando nomi più noti della musica italiana ed emergenti cerchiamo di essere un megafono per tutte le voci che hanno un messaggio di rispetto e tolleranza da diffondere, in grado di sensibilizzare sulla tematica dei diritti umani, questione che riguarda ognuno di noi, nessuno escluso”.