“Con Inail, ricomincio dal mio lavoro”. Prosegue la campagna di comunicazione sul reinserimento professionale delle persone con disabilità
La campagna on air su tv, radio e web. L’iniziativa, della durata di circa un mese, rivolta a lavoratori, datori di lavoro e associazioni di riferimento sarà presente sui canali televisivi nazionali e le emittenti radiofoniche nazionali e locali con due spot di 30 secondi e altri contenuti editoriali più approfonditi, dove saranno raccolte le voci non soltanto di lavoratori e datori di lavoro ma anche di altre figure aziendali e dei componenti delle équipe multidisciplinari Inail che hanno seguito i progetti di reinserimento. Il visual della campagna, composto da immagini dei protagonisti, valorizza lo storytelling del percorso di reinserimento socio-lavorativo, evidenziando la capillarità degli interventi posti in essere dall’Istituto in grado di entrare in modo concreto nella vita delle persone rendendola migliore. È prevista un’incisiva azione informativa attraverso il web grazie all’utilizzo di strumenti come il programmatic advertising e il video-native advertising. Sono stati realizzati anche dei contenuti podcast che, attraverso la formula narrativa dello storytelling, raccontano le storie di reinserimento lavorativo degli assistiti Inail.
Testimonial dell’iniziativa di comunicazione: Ivana Giancamilli e Christian Casiraghi. Protagonisti degli spot televisivi e radiofonici in onda, dal 20 marzo, sulle principali emittenti nazionali e locali due assistiti Inail: l’imprenditrice agricola di Corinaldo, vicino ad Ancona, Ivana Giancamilli e il pasticciere di Villasanta, in provincia di Monza e Brianza, Christian Casiraghi. L’Inail ha riconosciuta ad Ivana, vittima di una grave patologia alla schiena che l’ha costretta ad un intervento chirurgico la malattia professionale, realizzando insieme a lei un progetto di reinserimento lavorativo per la conservazione del posto di lavoro. A Ivana è stato fornito un nuovo trattore con cabina ammortizzata e sedile pneumatico, in grado di attenuare le vibrazioni della macchina sulla schiena. Christian Casiraghi lavora dal 1994 come pasticciere in un’antica caffetteria di Carugate alle porte di Milano, nel maggio 2017, mentre rientrava a casa dal lavoro, è rimasto vittima di un infortunio che gli ha provocato l’amputazione della gamba destra. Grazie a un progetto personalizzato di reinserimento lavorativo gli spazi del laboratorio dove lavora sono stati riadattati per dare modo a Christian di svolgere con maggiore autonomia e facilità il suo lavoro nonostante l’infortunio.
Per ogni progetto di reinserimento lavorativo, finanziamenti fino a 150mila euro. L’Inail fornisce finanziamenti fino a 150mila euro a fondo perduto per ogni progetto personalizzato di reinserimento lavorativo. Fino a 135mila euro per interventi di superamento e abbattimento delle barriere architettoniche nei luoghi di lavoro e per l’adeguamento e l’adattamento delle postazioni lavorative mentre per la formazione finalizzata alla riqualificazione professionale dei lavoratori che cambiano mansione in seguito ad un infortunio o a una malattia professionale è fissato un tetto massimo di 15mila euro. Oltre ad informare i lavoratori sugli interventi di sostegno predisposti dall’Istituto per garantire il reinserimento professionale delle persone con disabilità da lavoro, l’iniziativa mediatica si propone di evidenziare anche la convenienza dell’accesso a queste misure per i datori di lavoro che possono procedere all’adeguamento degli ambienti e delle postazioni di lavoro o attivare processi di riqualificazione professionale, venendo incontro alle esigenze dei lavoratori infortunati e aumentandone allo stesso tempo la produttività.
Ampliamento delle modalità di accesso ai finanziamenti e rimborso del 60 per cento della retribuzione. Tra le innovazioni introdotte per facilitare l’attivazione dei progetti: l’ampliamento delle modalità di accesso da parte dei datori di lavoro alle misure di sostegno. Il datore di lavoro può proporre all’Istituto un progetto personalizzato condiviso con il lavoratore, riconoscendogli un ruolo propositivo nell’elaborazione del progetto e dei relativi interventi. Per facilitare l’attivazione dei progetti inoltre sono stati semplificati gli adempimenti posti a carico del datore di lavoro: presentazione di un solo preventivo di spesa per ciascun intervento, al posto dei tre previsti prima, innalzamento della misura massima di spesa rimborsabile per eventuali consulenze tecniche, eliminazione dell’onere di acquisire le certificazioni attestanti i requisiti degli operatori economici prescelti per la realizzazione degli interventi. Previsto anche il rimborso del 60 per cento della retribuzione corrisposta alla persona con disabilità da lavoro, destinataria di un progetto di reinserimento lavorativo finalizzato alla conservazione del posto, per un periodo comunque non superiore a un anno.