Covid, arriva la variante XE. L’infettivologo Bassetti: “È un mix di Omicron 1 e 2, non sembra più aggressiva o più mortale ma contagia il 10% in più”
“Bisogna abituarci perché finché c’è virus, c’è variante“. Così, su Facebook, il direttore della clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti, sulla variante XE del Covid-19. L’infettivologo spiega che è “un mix di Omicron 1 e 2 che si uniscono e si ricombinano. Peraltro, è un fenomeno che avviene abitualmente per l’influenza”.
In ogni caso, aggiunge Bassetti, “non sembra più aggressiva, più mortale e più patogenetica. È, invece, sicuramente più contagiosa (+10%). Quindi, si diffonderà più velocemente e più rapidamente e potrebbe prendere il sopravvento sulle altre”.
“BASTA REPARTI COVID E TAMPONI OSSESSIVO-COMPULSIVI”
Il medico del San Martino di Genova ritorna su un altro punto su cui sta insistendo molto: “Basta reparti Covid. Curare il paziente ricoverandolo in un reparto dedicato al virus, poteva andare bene nella fase iniziale, quando dovevamo affrontare alti flussi di persone quasi tutte con la polmonite. Ad oggi, la gestione del virus dovrebbe essere ripensata in modo diverso“.
“Bisogna uscire dalla logica del tampone ossessivo-compulsivo agli asintomatici o tipo rete a strascico in ospedale – prosegue l’infettivologo come riferisce la Dire (www.dire.it) -, avrebbe molto più senso uscire dalla logica del ‘tampone a tutti’ e gestire il Covid come gestiamo tutte le altre problematiche. Noi non abbiamo cento reparti per cento batteri, non abbiamo il reparto klebsiella, il reparto influenza, il reparto pneumococco”. Insomma, conclude Bassetti, “isoliamo i pazienti positivi, se vogliamo, ma in una stanza all’interno di un reparto ‘pulito’. Basta mega reparti Covid: sono ormai fuori dal tempo e non servono”.