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Alopecia areata: tofacitinib fa ricrescere i capelli nei giovani

Nuove terapie per l'alopecia cicatriziale centrifuga

Alopecia areata: il JAK inibitore orale tofacitinib si è dimostrato efficace nel favorire la ricrescita dei capelli nei pazienti pediatrici

In tre quarti dei pazienti pediatrici con alopecia areata il JAK inibitore orale tofacitinib si è dimostrato efficace nel favorire la ricrescita dei capelli. Sono i risultati di un piccolo studio retrospettivo condotto presso l’Università del Colorado e pubblicato sulla rivista Pediatric Dermatology.

«Un tasso di successo del 73% è molto buono, inoltre non si sono verificati eventi avversi gravi e in generale gli effetti collaterali sono stati limitati» ha affermato l’autore principale Cory Dunnick, professore di dermatologia e direttore degli studi clinici presso l’Università del Colorado, ad Aurora. «È importante ottenere informazioni nella letteratura sui potenziali trattamenti per l’alopecia areata grave perché al momento non esistono terapie approvate dalla Fda. I piani assicurativi spesso negano le terapie sperimentali, a meno che ci siano dati a supporto del loro utilizzo».

I ricercatori non hanno trovato alcuna correlazione tra la dose, la durata del trattamento o la presenza di comorbidità e la risposta clinica. Tofacitinib orale si è dimostrato efficace e ben tollerato contro l’alopecia areata negli adulti, hanno affermato gli autori riferendosi a studi recenti che hanno utilizzato inibitori della JAK, incluso tofacitinib, nel tentativo di inibire l’attivazione delle cellule T e fermare la progressione della malattia nei pazienti adulti e pediatrici.

Una revisione retrospettiva su un piccolo campione
Degli 11 pazienti valutati, sei avevano alopecia universalis, uno alopecia totale e quattro a chiazze, con una durata mediana della malattia di 6 anni. Condizioni mediche concomitanti note per essere associate alla condizione, dermatite atopica, ipotiroidismo autoimmune e asma erano presenti quattro pazienti.

L’alopecia areata è una malattia autoimmune cronica e recidivante che colpisce sia la popolazione adulta che quella pediatrica. Ha spesso un decorso imprevedibile, che va dalla perdita dei capelli parziale (alopecia a chiazze) a quella completa (alopecia totale) o alla caduta totale dei capelli e dei peli del viso e del corpo (alopecia universalis).

In precedenza i pazienti erano stati trattati con metotrexato, prednisone orale, triamcinolone intralesionale, corticosteroidi topici e difenilciclopropenone topico. Durante il trattamento con tofacitinib, 5 soggetti hanno ricevuto anche una terapia topica con steroidi.

Trattandosi di una revisione retrospettiva, il dosaggio non era standardizzato. La maggior parte dei pazienti aveva assunto 5-10 mg due volte al giorno. Il tempo medio di trattamento è stato di 32 mesi, con un range di 5-39 mesi.

Ricrescita dei capelli in tre quarti dei pazienti
I pazienti con una risposta clinica completa o quasi completa, con una ricrescita persistente dei capelli su oltre il 50% delle aree colpite, sono stati classificati come responder. Cinque hanno avuto una ricrescita completa dei capelli, delle sopracciglia e dei peli del corpo. Altri hanno avuto risposte incomplete.

I ricercatori hanno spiegato che l’attività di segnalazione dell’interferone attraverso le vie JAK è un mediatore chiave dell’infiammazione e della risposta dei linfociti T citotossici nell’alopecia. La modulazione della segnalazione potrebbe quindi ridurre la progressione della malattia.

Una delle principali preoccupazioni, hanno fatto presente, è però la possibilità di eventi avversi significativi. Anche se non sono emersi nella presente revisione, gli autori hanno riscontrato alcune anomalie di laboratorio transitorie relative a trigliceridi e colesterolo.

Diversi studi in corso su JAK inibitori
«Questo studio è un’importante aggiunta ai dati del 2017 relativi all’efficacia di tofacitinib nei pazienti pediatrici» ha commentato Brett King, professore associato di dermatologia all’Università di Yale. «I risultati sono simili a quelli di studi precedenti e mostrano che la forma severa della malattia può essere trattata efficacemente con questo farmaco. Cumulativamente ci sono dati significativi a sostegno del trattamento di questa fascia di età con i JAK inibitori JAK.

Nel 2021 King aveva presentato i risultati di due studi di fase III nei quali il trattamento con baricitinib aveva comportato una crescita sostanziale dei capelli negli adulti. In un altro trial, tofacitinib aveva mostrato risultati positivi in quattro bambini di età compresa tra 8 e 10 anni con alopecia totale e alopecia universalis e negli adolescenti.

«Al momento sono in corso tre ampi studi clinici randomizzati di fase III su altri KAK inibitori, ritlecitinib, baricitinib e ruxolitinib, e quello con ritlecitinib coinvolge pazienti adolescenti (di almeno 12 anni di età)» ha fatto presente King. «Attendiamo con impazienza i risultati di questi studi perché l’approvazione della Fda favorirà un maggiore accesso a questi trattamenti».

Bibliografia

Kibbie j et al. Oral tofacitinib for the treatment of alopecia areata in pediatric patients. Pediatr Dermatol. 2022 Jan;39(1):31-34. 

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