Rai Cultura porta su Rai 3 “La bohème”, il terzo film-opera firmato Martone. Sul podio del Teatro dell’Opera di Roma Michele Mariotti
Dopo i successi del “Barbiere di Siviglia” e della “Traviata”, Mario Martone realizza il suo terzo film-opera, ancora una volta prodotto da Rai Cultura e dal Teatro dell’Opera di Roma. L’ultima tappa del progetto cinematografico nato durante la pandemia è “La bohème” di Giacomo Puccini, diretta da Michele Mariotti, che Rai Cultura propone in prima visione venerdì 8 aprile alle 21.20 su Rai 3, con un’introduzione di Corrado Augias. Per Rai – che ha partecipato all’intero progetto editoriale – è una ulteriore, importante tappa del percorso di creazione di nuovi linguaggi che permettano al grande pubblico di avvicinarsi alla lirica.
La vicenda dei giovani parigini di fine Ottocento viene raccontata attraverso lo sguardo di Martone che associa i loro amori, le amicizie, gli entusiasmi, le inquietudini e persino le sofferenze, a una realtà che è quella del nostro presente. I protagonisti dell’opera pucciniana sono immersi in un mondo che si rifà alla poetica della Nouvelle Vague francese. Il film – girato dalla squadra Esterna 1 del Cptv Rai di Napoli, con la ripresa musicale in presa diretta, affidata a 120 microfoni della Direzione Radiofonia – è ambientato nei Laboratori di Scenografia del Teatro dell’Opera di Roma, in via dei Cerchi: un affascinante edificio di archeologia industriale, tra officine per scenografi-pittori, depositi immensi di costumi e attrezzeria scenica e una falegnameria. Il set ideale per la rappresentazione della gioventù pucciniana e per affrontare il racconto operistico da un punto di vista nuovo: non più lo spazio vuoto della platea del teatro chiuso, ma il dietro le quinte, dove l’opera si costruisce. La stessa Orchestra, con il Direttore musicale del Teatro Michele Mariotti, è immersa negli immensi spazi del salone inondato di luce.
Rodolfo è interpretato da Jonathan Tetelman, Federica Lombardi veste i panni della dolce Mimì. Nelle parti di Musetta e Marcello sono impegnati rispettivamente Valentina Naforniţă e Davide Luciano. Schaunard è Roberto Lorenzi, Colline è Giorgi Manoshvili. Ancora nel cast troviamo Armando Ariostini (Benoît), Bruno Lazzaretti (Alcindoro), Giordano Massaro (un venditore ambulante), Vinicio Cecere (Parpignol), Daniele Massimi (un doganiere) e Alessandro Fabbri (sergente dei doganieri). Il Coro del Teatro è diretto da Roberto Gabbiani.
La produzione dell’opera, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, ispirato al romanzo Scènes de la vie de Bohème di Henri Murger, è arricchita dai costumi di Anna Biagiotti. mentre Pasquale Mari firma le luci.
Per Rai, il progetto editoriale ed artistico è di Francesca Nesler, a cura di Nicola Pardini. Direttore della fotografia Sandro Carotenuto e collaborazione alla regia di Claudia De Toma. Il direttore di produzione è Giacomo Ramaglia, mentre i consulenti musicali sono Marco Diano e Gennaro Soldi. La produzione è a cura di Claudia Tarantino, produttore esecutivo Eleonora De Angelis. La ripresa musicale e la postproduzione audio è curata dalla Direzione Radiofonia con il coordinamento tecnico di Valeriano Battisti.