Transizione Ecologica: ecco il progetto ARCA di Sogesid. Affiancherà le Regioni su condizioni di accesso ai fondi dell’Unione europea
Un ponte tra le due programmazioni comunitarie per l’assistenza tecnica alle Regioni impegnate nel raggiungimento delle “Condizioni abilitanti” in tema di acqua e rifiuti, necessarie per accedere ai fondi Ue: nasce con questo obiettivo il progetto ARCA, che il Ministero della Transizione Ecologica, con la regìa dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, ha voluto sviluppare in un momento di passaggio tra il ciclo programmatorio 2014-2020 e quello 2021-2027, nel quale l’obiettivo di policy “Un’Europa più verde” acquisisce una chiara centralità nell’agenda Ue.
Realizzato a valere sul PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 (REACT-Eu), ARCA è complementare ai due progetti “CReIAMO PA” e “Mettiamoci in RIGA”, nati per strutturare nuove competenze e capacità di governance in campo ambientale nelle pubbliche amministrazione: il Soggetto attuatore è anche in questo caso Sogesid, Società “in house providing” del Ministero della Transizione Ecologica, che nei giorni scorsi ha firmato una convenzione con il MiTE e sta già avviando sia gli aspetti tecnico-organizzativi che l’individuazione delle circa cento figure professionali previste.
Compito del progetto, fino a dicembre del 2023, sarà realizzare azioni di assistenza tecnica direttamente sul territorio, per il raggiungimento delle “Condizioni Abilitanti” ambientali: queste – come è spiegato nell’introduzione del progetto stesso – si basano oggi su un sistema rinnovato e maggiormente cogente sul piano procedurale. Ogni Stato membro dovrà infatti dimostrare di rispettare gli adempimenti previsti all’atto dell’approvazione dei programmi operativi, senza ulteriori periodi di tempo per mettersi in regola e uno stringente monitoraggio per i sette anni del ciclo programmatorio, col rischio di perdere fondi comunitari.
Il progetto pone la propria attenzione, attraverso due linee di intervento, su altrettanti ambiti di pianificazione: il settore idrico e delle acque reflue e quello dei rifiuti. Proprio l’esperienza condotta dal MiTE con “CReIAMO Pa” e “Mettiamoci in RIGA” ha messo in evidenza la necessità di un supporto ‘in loco’, diverso dalle azioni di formazione e affiancamento realizzate con i due progetti. La sinergia tra CReIAMO PA, Mettiamoci in RIGA e ARCA potrà dunque aiutare a centrare gli obiettivi qualitativi in due settori centrali nella Transizione Ecologica.
La Commissione Europea ha richiesto il completamento dell’attuazione del Servizio Idrico integrato, quale condizione abilitante per l’accesso ai nuovi fondi e già oggi causa di contenziosi comunitari: sarà dunque compito di ARCA rafforzare le capacità amministrative delle istituzioni territoriali per realizzare piani, programmi, modelli organizzativi, sistemi GIS, oltre che predisporre atti amministrativi e bandi di gara per l’affidamento del SII. Analogamente, in tema di rifiuti, si lavorerà all’aggiornamento dei Piani Regionali di Gestione, alla predisposizione di atti amministrativi, documenti e software come la piattaforma MonitorPiani, con l’obiettivo di contribuire a un’efficiente gestione sia dei servizi che dell’impiantistica. Il lavoro di ARCA non guarda solo ai nuovi fondi di Sviluppo e Coesione, ma anche a favorire – creando le migliori condizioni sul territorio – la ricezione e realizzazione delle progettualità previste nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in settori per i quali il PNRR prevede un consistente investimento.
“Il progetto ARCA – spiega il Presidente di Sogesid Carmelo Gallo – non va visto solo come un modo per adempiere a un obbligo comunitario, ma come un’opportunità per accompagnare il percorso di transizione ecologica delle amministrazioni. Proprio come sta già accadendo con CReIAMO PA e Mettiamoci in RIGA – conclude Gallo – Sogesid attuerà ARCA portando, secondo il chiaro indirizzo del Ministero, strutturate esperienze e professionalità”.