Sviluppato uno strumento per la classificazione comune dell’Intelligenza Artificiale: è il Framework OCSE che consente ai fruitori di analizzare quelli che sono i rischi specifici tipici
Con il tempo, molti più settori si stanno avvicinando all’Intelligenza Artificiale, come strumento utile per l’implementazione della loro produzione o per facilitare il lavoro realizzativo in generale.
È proprio per questo motivo che l’OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico che promuove lo sviluppo economico tra i Paesi membri, ha sviluppato uno strumento per valutare i sistemi di intelligenza artificiale da una “prospettiva politica”.
Il Framework (il quadro)
Il “Framework for the Classification of AI Systems”, questo il nome del sistema messo a disposizione dei Paesi membri, ha principalmente uno scopo: analizzare le diverse specificità delle varie tipologie di IA e sviluppare, quindi, approcci diversi sia per il processo decisionale che per la governance.
Man mano che l’intelligenza artificiale si diffonde nei diversi settori, i sistemi portano con sé diversi benefici e rischi e, conseguentemente, considerevoli sfide politico-giuridiche.
All’atto pratico, si tratta di una prima serie di standard che gli Stati membri OCSE si sono impegnati a incorporare nei loro processi decisionali, compresa la promozione dell’uso innovativo e affidabile dell’IA.
Il Framework OCSE consente ai fruitori di analizzare quelli che sono i “rischi specifici tipici” dell’IA, come i “bias” (pregiudizi), la “spiegabilità” (XAI- Explainable AI) e la sua robustezza.
Classifica, inoltre, i sistemi e le applicazioni dell’intelligenza artificiale secondo le seguenti dimensioni: “People & Planet”, “Economic Context”, “Data & Input”, “AI Model” e “Task & Output”.
In conclusione, in nuovo strumento permette di aiutare a sviluppare politiche e regolamenti a livello statale e locale, ma serve anche per guidare i vari Paesi e organizzazioni a “caratterizzare” i sistemi di intelligenza artificiale impiegati in contesti specifici. In sostanza, serve a promuovere una comprensione comune dell’Intelligenza Artificiale.
FONTE: USPI