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Guerra in Ucraina: Zelensky promette battaglia nel Donbass

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Guerra in Ucraina, notte di bombardamenti, colpita anche Leopoli. Zelensky alla Cnn: “Non cederemo il Donbass alla Russia, da questa battaglia dipende l’esito del conflitto”

L’Ucraina non cederà “proprio territorio” nell’est per porre fine al conflitto armato con la Russia: lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un’intervista rilasciata all’emittente americana Cnn prima di nuovi raid di Mosca nella notte su più città, anche Leopoli, vicina al confine con la Polonia.

Il capo di Stato, spiega la Dire (www.dire.it), ha fatto riferimento alla regione orientale del Donbass, in parte già dal 2014 sotto controllo russo, come pure la penisola meridionale di Crimea. “È molto importante non permettere loro di prendere territori, perché questa battaglia influenzerà il corso dell’intera guerra” ha detto Zelensky.

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QUASI 5 MILIONI DI PROFUGHI

Secondo le Nazioni Unite, il numero delle persone che hanno lasciato l’Ucraina a causa del conflitto sono ormai oltre quattro milioni e 800mila.

NOTTE DI BOMBARDAMENTI

Bombardamenti russi nella notte sono stati segnalati su più città, dalla regione di Dnipropetrovsk fino a Leopoli, L’viv in ucraino, situata a circa 70 chilometri dal confine con la Polonia. Unità militari dell’Ucraina resterebbero intanto accerchiate alla periferia di Mariupol, nel sud-est, snodo strategico tra il Donbass e la Crimea.

“BIDEN DOVREBBE VENIRE A VEDERE”

Nel corso dell’intervista alla Cnn, Zelensky ha ribadito l’invito al presidente americano Joe Biden a recarsi in visita a Kiev. “È il leader degli Stati Uniti”, ha detto, “e per questo dovrebbe venire a vedere”.

DAGLI USA NUOVE ARMI PER 800 MILIONI DI DOLLARI

Washington ha annunciato pochi giorni fa forniture militari all’Ucraina per altri 800 milioni di dollari, portando il totale delle consegne effettuate o promesse a oltre due miliardi e mezzo di dollari dal 24 febbraio, giorno d’inizio dell’offensiva russa.

In risposta alla nuova comunicazione di supporto a Kiev, il governo di Mosca ha ammonito dal rischio di “conseguenze imprevedibili”.

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