Alberto II di Monaco a Canosa di Puglia: “È stato come tornare a casa”. La città nel nord Barese fa parte dei Siti Storici Grimaldi di Monaco
“Sì mi piace molto“. Così, rispondendo alla Dire, il principe Alberto II di Monaco ha espresso il suo pensiero su Canosa di Puglia, nel nord Barese, città che fa parte dei ‘Siti Storici Grimaldi di Monaco’.
Una targa con la dicitura di appartenenza alla rete dei siti monegaschi è stata scoperta all’ingresso della città alla presenza del sindaco (uscente) Roberto Morra.
“La presenza del monarca nella nostra città avviene a seguito della nascita della associazione ‘Siti Storici Grimaldi’ che vede il Comune di Canosa fra i soci fondatori e ha lo scopo di riunire diversi comuni italiani e francesi, al fine di valorizzare, promuovere e diffondere la cultura, le tradizioni, i prodotti enogastronomici, di questi territori”, spiega il sindaco di Canosa.
“Venticinque anni fa, in occasione della ricorrenza del settimo centenario della presenza della dinastia Grimaldi sulla Rocca di Monaco, ebbi l’opportunità di visitare Canosa per la prima volta. Era il 16 giugno 1997. In quell’occasione fui insignito del titolo di cittadino onorario della vostra città, e oggi ho la felice sensazione di tornare in un luogo familiare, è quasi un ritorno a casa”, ha detto il principe Alberto II di Monaco durante la sua visita a Canosa.
“Sono molto soddisfatto di questa iniziativa che sancisce formalmente quei rapporti che la storia ha forgiato, che alcune vestigia materiali contribuiscono a ricordare e che la lealtà dei sentimenti ha saputo mantenere – ha continuato il Principe- il suo Comune, signor Sindaco, è stato tra i primi ad aderire a questa nuova rete, il cui operato andrà ad aggiungersi a quello dell’associazione creata in Francia nel 2015. Sono molto grato per questo”.
Alberto II ha invitato il sindaco (uscente) Roberto Morra “a partecipare a una prossima edizione degli incontri dei Siti Storici Grimaldi di Monaco che si svolgerà sulla Place du Palais” che si terrà il prossimo anno. Il Principe a breve si recherà all’Istituto di istruzione secondaria superiore Luigi Einaudi. “La formazione dei giovani, in particolare nel settore alberghiero e della ristorazione, nel quale il Principato ha sviluppato un know-how riconosciuto, in futuro potrebbe benissimo essere uno degli ambiti di dialogo e di cooperazione tra Monaco e Canosa di Puglia”. Al Principe è stato donato un quadro realizzato da una artista locale. La visita in Puglia del reale monegasco terminerà domani.
Ieri, invece, il reale monegasco è stato in visita ufficiale a Terlizzi (Bari). All’ingresso della città, in via Giovinazzo, il sovrano ha scoperto l’insegna stradale ‘Terlizzi sito storico Grimaldi’ per poi far visita, nella chiesa Santa Maria, alla tomba di un suo antenato vissuto nel 1546. In corso Umberto è stata scoperta una iscrizione lapidea in memoria della signoria dei Grimaldi di Monaco, mentre in cattedrale c’è stato l’incontro con il vescovo monsignor Domenico Cornacchia. Nella pinacoteca ‘Michele de Napoli’ l’ultima tappa con l’esposizione della croce d’argento donata al capitolo della collegiata di Terlizzi, da parte di Onorato Grimaldi che, dal 1632 all’anno della morte 1639, fu signore feudale e arciprete di Terlizzi.
“Esiste un solido legame storico tra la città di Terlizzi e i Grimaldi. Terlizzi, infatti, entrò a far parte dei numerosi possedimenti che l’imperatore Carlo V concesse ai Grimaldi, famiglia di origini genovesi che si stabilì, già in epoca medievale, su quella roccaforte di Monaco destinata poi a diventare il Principato che oggi tutti conoscono – ricorda una nota diffusa da Palazzo di città – Dal 1532 fino al 1641, le vicende umane, politiche, economiche e storiche della città dei fiori si intrecciarono per ben oltre un secolo con quelle della signoria dei Grimaldi di Monaco, a tal punto da consentire a Terlizzi di evolvere e progredire in una bella e dinamica città, fiorente ed economicamente intraprendente, ricca di monumenti”.
“La presenza dei Grimaldi a Terlizzi segnò un’importante fase di sviluppo economico, demografico e culturale della città. In quell’epoca arrivarono in città opere d’arte di grande notorietà, quali i dipinti di Giovanni Antonio de Sacchis, detto il Pordenone e del bresciano Giovanni Girolamo Savoldo, capolavori in assoluto della pittura veneziana in Puglia”, conclude la nota riportata dalla Dire (www.dire.it).