Mille ettari di terreni in Emilia-Romagna, c’è tempo fino al 5 giugno per fare un’offerta: l’asta è bandita dalla Banca nazionale delle terre agricole, giunta alla quinta edizione
Ci sono campi da seminare, ma anche boschi, pascoli, frutteti e vigneti. Ora la domanda è: chi offre di più per accaparrarseli? Perchè il meccanismo è proprio questo: quello dell’asta. In ballo ci sono 19.800 ettari distribuiti in tutt’Italia nazionale, e oltre 1.050 in Emilia-Romagna. A metterli all’asta è la quinta edizione della Banca nazionale delle Terre agricole-Ismea aperta dallo scorso 7 marzo.
ATTENZIONE AGLI UNDER 41: POSSONO PAGARE A RATE E TASSO FISSO
“La Banca nazionale delle Terre agricole nasce per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di terra, con un’attenzione particolare rivolta ai giovani under 41″ che possono pagare il prezzo del terreno a rate, a tasso fisso e fino a 30 anni, spiega la direttrice generale di Ismea, Maria Chiara Zaganelli. In Emilia-Romagna sono 26 i terreni in vendita dislocati soprattutto tra le province di Bologna (243 ettari), Ravenna (232), Parma (205) e Forlì-Cesena (190): superfici catastalmente destinate a seminativi (45%), ma ci sono anche boschi (22%), prati e pascoli (20%). Il resto sono frutteti (2%), vigneti (1%) e altre colture. C’è tempo fino alle 24 del prossimo 5 giugno per farsi avanti e inviare le manifestazioni di interesse ad avere uno o più d’uno.
SITO PER VEDERE TERRENI E FARE OFFERTE
Giunto alla sua quinta edizione, questo strumento di mobilità fondiaria ha finora rimesso in circolo 349 terreni per un totale di oltre 13.000 ettari aggiudicati: il guadagno va a finanziare le agevolazioni per giovani imprenditori. Si accede alla Banca
delle Terre Agricole dal sito http://www.ismea.it/banca-delle-terre dove si possono vedere i terreni in vendita (ubicazione, caratteristiche agronomiche, tipologia di coltivazione, particelle catastali georeferenziate, l’aerofotogrammetria) e presentare direttamente l’offerta di acquisto. Sono ammesse offerte a rialzo libero e dal quarto tentativo si può giocare al ribasso (ma massimo del 35% del valore a base d’asta).
In Italia l’asta di Ismea mette sul piatto 827 aziende agricole potenziali e un valore complessivo a base d’asta di quasi 312 milioni di euro. Degli 827 terreni in vendita, 403 sono al primo tentativo di vendita, 269 al secondo tentativo, 60 al terzo e 95 al quarto. E in Emilia-Romagna anche la Regione segnala questa opportunità: “Un’asta semplice e trasparente per aggiudicarsi terreni agricoli coltivabili, molti già in attività e quindi in grado di produrre reddito fin da subito”. L’assessore all’Agricoltura dell’Emilia Romagna, Alessio Mammi parla di “ottima iniziativa” per “rimettere in circolo terreni a prezzi agevolati e favorire così l’insediamento di nuovi agricoltori sul terreno coltivabile. Siamo in una fase storica caratterizzata da una guerra assurda che sta causando eventi tragici e allo stesso tempo avrà conseguenze nei prossimi anni, e deve spingerci ad aumentare la produzione nazionale ed europea di alcune colture. Dobbiamo mettere di nuovo a disposizione per la coltivazione terreni fertili, in una regione come l’Emilia-Romagna nella quale diamo molto valore anche alle politiche di tutela del suolo e delle manutenzioni del territorio e soprattutto della biodiversità”.
L’Emilia-Romagna, ricorda Mammi, dal 2014 ha investito 162 milioni di euro nei giovani agricoltori, impegnati in 3.642 aziende individuali: la scelta di Ismea “di sostenere in particolare le nuove generazioni attraverso criteri prioritari è assolutamente in linea con le politiche regionali. L’agricoltura è vita, è il cibo sulle nostre tavole: continueremo a sostenere e accompagnare gli imprenditori e le imprenditrici che si impegnano a coltivare i terreni e li rendono produttivi”.