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Nasce l’Osservatorio congiunto di Assolombarda e sindacati

divise da lavoro

Accordo tra Assolombarda e sindacati: al via l’Osservatorio congiunto sull’industria metalmeccanica milanese

Creare uno strumento per governare e monitorare le tematiche più rilevanti del settore meccanico milanese. È con questo obiettivo che Assolombarda e le segreterie sindacali FIM CISL, FIOM CGIL e UILM UIL del settore metalmeccanico del milanese hanno siglato l’accordo per la costituzione dell’Osservatorio paritetico territoriale.

L’Osservatorio congiunto analizzerà la situazione economico-sociale relativa all’industria metalmeccanica del territorio milanese attraverso l’elaborazione di dati relativi all’andamento del settore in termini di produttività, occupazione, utilizzo degli ammortizzatori sociali, situazioni di crisi e contrattazione integrativa aziendale.

L’istituzione dell’Osservatorio costituisce un unicum sul territorio nazionale e rappresenterà un punto avanzato di confronto – ha dichiarato Diego AndreisVicepresidente di Assolombarda con delega a Politiche del lavoro, Sicurezza e Welfare –. L’accordo conferma le relazioni positive e costruttive con le organizzazioni sindacali, nel solco della tradizione milanese. Oltre al valore aggiunto di avere uno strumento territoriale condiviso con il sindacato volto all’analisi delle dinamiche del settore e all’offrire spunti di riflessione e di stimolo, potrà raccogliere informazioni utili da utilizzare nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale”.

Per Marco Giglio, segretario generale Fim-Cisl Milano Metropoli, Roberta Turi, segretaria generale Fiom-Cgil Milano, Vittorio Sarti, segretario generale Uilm-Uil Milano Monza e Brianza: “L’accordo siglato oggi riprende i contenuti del CCNL sia rispetto alla contrattazione di secondo livello che rispetto allo stato dell’industria metalmeccanica nel nostro territorio. Sulla base dei dati che analizzeremo e condivideremo, per noi l’obiettivo di questa intesa è il rilancio e l’estensione della contrattazione nelle aziende al fine di garantire maggiori diritti e tutele alle lavoratrici ed ai lavoratori. Contestualmente, in questa fase segnata da grandi trasformazioni, auspichiamo che l’intesa raggiunta possa servire a gestire i processi di cambiamento e di riorganizzazione delle imprese scongiurando impatti sociali negativi”.

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