Fuori il libro di Riccardo Riccardi dal titolo “PUGLIA – Viaggio nelle dimore storiche”: un viaggio tra le strutture storiche regionali con Adda Editore
La Puglia gode di un patrimonio storico, artistico, architettonico e monumentale di inusitato valore, ma ancora in parte sconosciuto. Tutti beni che rispecchiano al meglio l’identità culturale di una regione. Questo lavoro consegna al lettore nuovi stimoli per conoscere e amare una Terra che trasuda di dimore storiche di straordinaria bellezza.
La salvaguardia di questa ricchezza, vera e propria reminiscenza storica del vissuto anche molto lontano, merita di essere tramandata e ben conservata alle future discendenze, attraverso la sua conservazione e valorizzazione. Solo così lo si preserva dal degrado e dalla distruzione e nello stesso tempo gli si dà modo di creare un indotto importante per la qualità della vita dei territori in cui sono ubicati. Si privilegia di solito il mare ma per destagionalizzare bisogna pensare anche a rivalutare e valorizzare le tante dimore storiche disseminate in tutta la Puglia.
Spesso i beni storici artistici – castelli, palazzi, ville, masserie – sia pubblici sia privati vengono visti, nell’immaginario collettivo, come lussuose dimore poste sia nel cuore sia limitrofi dei centri abitati ereditate da antiche casate e, perciò, la figura del proprietario viene associata a quella di un ricco e fortunato “signore”. La realtà è molto diversa: chi oggi possiede una dimora storica la mantiene, la custodisce solo per la passione e l’amore per l’arte, la storia e la cultura. Si tratta di beni dislocati in tutta la Puglia. Come nel resto del “bel Paese”, e tutti sono unici per il passato, per i significati che afferiscono e per i valori culturali. La manutenzione di un’antica dimora è complessa e comporta l’opera di artigiani specializzati; i committenti di questi professionisti, capaci di intervenire su beni storici senza alterarne lo stato originario, sono spesso i privati che consentono a queste preziose figure professionali di continuare ad esistere per mantenere vivo il valore della tradizione.
È importante sottolineare che la buona conservazione di un bene storico riqualifica notevolmente anche il contesto in cui lo stesso è inserito, valorizzando il territorio circostante ed offrendo quindi notevoli benefici alla collettività, non solo da un punto di vista di immagine estetica, ma soprattutto favorendo l’economia locale; un patrimonio ben conservato e reso fruibile, rappresenta infatti una notevole risorsa per lo sviluppo economico e genera conseguentemente produttività, lavoro e bellezza.
Riccardo Riccardi, saggista e giornalista barese, studioso di Storia economica e sociale del Mezzogiorno in età moderna e contemporanea, da anni indaga sugli aspetti poco analizzati della storia pugliese e lucana e, chiaramente, del Mezzogiorno d’Italia. Ha pubblicato: I Pomarici – Storia di un’antica famiglia meridionale, Levante Editore, Bari 2003 e 2006; L’impresa di Felice Garibaldi e il Risorgimento in Puglia(1835-1861), Congedo Editore, Galatina 2007 e 2010; Album Lucano – Famiglie, personaggi e immagini ritrovate, Antezza Editore, Matera 2008; Una famiglia borghese meridionale – I Porro di Andria, Rubbettino Editore, Soveria Mannelli 2013; Spezierie e Farmacia in Terra di Bari, Adda Editore, Bari 2015; Riscatto materano – La vocazione del “fare” della borghesia cittadina, Les Flaneurs Edizioni, Bari 2018; Matera – Breve storia della città dei “Sassi”, Les Flaneurs Edizioni, Bari 2018; La Dinastia Ulmo – Un viaggio sospeso nel tempo tra Matera, Taranto, Martina Franca, Castellaneta, Locorotondo, Ottaviano e Napoli, Edizioni dal Sud, Bari 2019; Lucania Felix, Lilit Books, Montescaglioso 2021; Puglia, Viaggio nelle dimore storiche, Adda Editore, Bari 2021. Collabora con le riviste storiche ed economiche: “Risorgimento e Mezzogiorno” del Comitato di Bari dell’Istituto per la Storia del Risorgimento; il magazine dell’associazione internazionale Wine Fashion Europe; il quotidiano “La Gazzetta del Mezzogiorno”.