In un fumetto di Ilaria Ferramosca e Chiara Abastanotti la straordinaria vita della chirurga Lucille Teasdale
È sconosciuta ai più la storia di Lucille Teasdale, la ‘chirurga’ classe 1929 divenuta medico in un’epoca in cui la professione medica era prerogativa quasi esclusivamente maschile. Coraggio, determinazione, lotta al pregiudizio e ciò che seppe costruire fuori e dentro gli ospedali tornano a vivere, oggi, in un racconto a colori firmato Ilaria Ferramosca e Chiara Abastanotti. Le due autrici, nomi di riferimento nel mondo del fumetto italiano, restituiscono alla memoria una storia che rappresenta un modello per le nuove generazioni. Il graphic novel, intitolato Lucille degli Acholi e in uscita per Editrice il Castoro, è il ritratto autentico e intenso della dottoressa e donna. Il racconto è nato grazie a un lavoro di studio e approfondimento su documenti storici e testimonianze.
Dopo l’incontro con quello che sarebbe diventato suo marito, il pediatra italiano Piero Corti, Lucille Teasdale si trasferì con lui in Uganda e trasformò un piccolo ospedale in quello che, ancora oggi, è uno dei maggiori centri sanitari no profit dell’Africa equatoriale, dedicando tutta la vita ai suoi pazienti e occupandosi di loro con dedizione in ogni tempo e circostanza. Alla base del suo impegno c’è stata senza dubbio la lotta per se stessa, per il cambiamento e per rendere la salute e le cure mediche un diritto per tutte e tutti. Anche sua madre aveva tentato di scoraggiarla dal frequentare l’Università eppure, pluripremiata, fu nominata membro onorario del Royal College of Physicians and Surgeons del Canada.
Oltre ad essere il racconto di una vita straordinaria, Lucille degli Acholi è uno spaccato di storia tra gli anni ’30 e ’90 del Novecento tra Italia, Canada e Uganda.
Di lei Rita Levi Montalcini disse: “Lucille rimane il più fulgido esempio di dedizione all’attività medica svolta con eroismo sino alla fine del suo percorso“.