Psoriasi: secondo un nuovo studio scientifico la proteina TWEAK potrebbe essere un potenziale nuovo bersaglio terapeutico
L’inibizione della proteina TWEAK, che agisce di concerto con il fattore di necrosi tumorale e l’interleuchina-17 per innescare l’infiammazione in un modello di psoriasi, potrebbe fornire nuove potenziali terapie sia per la psoriasi che per altre malattie cutanee. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Science Immunology.
Circa 7,5 milioni di americani soffrono di psoriasi, una malattia autoimmune che si manifesta con chiazze di pelle arrossata e infiammata ed eruzioni cutanee dolorose e squamose. Nonostante esistano trattamenti efficaci per la psoriasi, non tutti i pazienti rispondono a queste terapie e per molti il sollievo è solo temporaneo.
«Queste terapie non riducono la malattia del 100% e non la curano» ha affermato l’autore senior Michael Croft del Center for Autoimmunity and Inflammation presso il Jolla Institute for Immunology (LJI), un’organizzazione di ricerca no profit sita in California. «E quando i pazienti smettono di assumere i farmaci, la malattia la malattia torna quasi sempre».
Scoperta una nuova proteina pro-infiammatoria
Il team di ricerca ha scoperto come una proteina chiave, chiamata TWEAK, danneggia le cellule cutanee nei pazienti con psoriasi. I loro risultati, nei topi e su colture di cellule di pelle umana, suggeriscono che prendere di mira TWEAK può aiutare a controllare la malattia. «Pensiamo che TWEAK possa essere considerato un potenziale obiettivo per il trattamento della psoriasi» ha dichiarato il primo autore Rinkesh Gupta. «È bello avere la possibilità di sviluppare una nuova opzione terapeutica».
I risultati si basano sul precedente lavoro realizzato presso il Croft Lab, che mostra che TWEAK può interagire con i cheratinociti, la popolazione più comune di cellule della pelle. Analizzando i topi carenti di TWEAK, i ricercatori hanno scoperto che questa proteina è un fattore scatenante dell’infiammazione in un modello di psoriasi.
Inibizione TWEAK utile in più malattie cutanee?
Il nuovo studio ha evidenziato che la proteina non agisce da sola. Studiando i cheratinociti umani i ricercatori hanno scoperto una sinergia con altre due proteine, il fattore di necrosi tumorale (TNF) e l’interleuchina-17 (IL-17), per innescare l’infiammazione. Questo trittico sembra controllare la produzione di molecole infiammatorie e l’espressione di ulteriori proteine associate all’infiammazione nei pazienti con psoriasi.
«Il fatto che le tre proteine lavorino insieme suggerisce che la malattia è essenzialmente guidata da tutti e tre questi fattori contemporaneamente» ha fatto presente Croft. «L’implicazione principale è che anche TWEAK può rappresentare un buon bersaglio per la terapia farmacologica, come è già stato dimostrato per il TNF e la IL-17».
Per testare questa ipotesi, i ricercatori hanno utilizzato un modello murino di psoriasi per valutare quanto l’inibizione della TWEAK fosse all’altezza delle terapie che inibivano la IL-17 o il TNF, e i risultati hanno confermato la correttezza di questo approccio. «Se si impedisce a TWEAK di interagire con il suo recettore sui cheratinociti si ottiene lo stesso effetto terapeutico dell’inibizione del TNF o della IL-17» ha detto Gupta. Questa scoperta è particolarmente incoraggiante perché questi due fattori sono entrambi bersagli farmacologici approvati dalla Fda per la psoriasi.
«Anche se andranno condotte delle sperimentazioni cliniche sull’uomo, gli inibitori TWEAK potranno essere utili per trattare diverse tipologie di malattie cutanee» ha concluso Croft. «Pensiamo che TWEAK sia coinvolto nell’infiammazione della pelle in generale. C’è sicuramente molto spazio per migliorare il trattamento dei pazienti con dermatite atopica».
Il suo laboratorio sta attualmente studiando il ruolo di TWEAK nella dermatite atopica, un’infiammazione della pelle molto comune, soprattutto nei neonati e nei bambini piccoli.
Bibliografia
Gupta RK et al. TWEAK functions with TNF and IL-17 on keratinocytes and is a potential target for psoriasis therapy. Sci Immunol. 2021 Nov 19;6(65):eabi8823.