Un Juventus-Inter come non si era mai visto. Il match valido per la finale di Coppa Italia è stato molto entusiasmante, con le due squadre che non ne hanno voluto sapere di risparmiarsi e c’è da capirlo, visto che entrambe si giocavano la stagione. Certo, qualcosa in più doveva dimostrarlo la Juventus, dopo una stagione sotto tono e con evidenti limiti tattici. I principali siti di scommesse, gioco molto in voca insieme ai casinò aams e i siti non aams bonus senza deposito, avevano pronosticato la vittoria dell’Inter, visto le ultime prestazioni delle due squadre.
Ad aprire la finale di Coppa Italia ci pensa Nicolò Barella al settimo minuto di gioco, inventandosi un gol che a molti ha ricordato quello “alla Del Piero”. I nerazzurri sembrano avere il controllo, ma più volte la Juventus si affaccia in area di rigore impensierendo Handanovic prima con Vlahovic e poi con Dybala. Nel secondo tempo, grazie anche all’innesto di Morata, i ragazzi di Allegri cambiano faccia e nel giro di due minuti ribaltano il risultato: prima Alex Sandro da fuori aria beffa il portiere nerazzurro, con una piccola deviazione di Morata; Poi Dusan Vlahovic si riprende la Juventus sulle spalle, con una cavalcata che si conclude con un dribbling su D’Ambrosio e sulla ribattuta buca Handanovic, completando la rimonta bianconera.
Una partita veramente al cardiopalma, ma servirà un rigore all’Inter sul finale per rimettere tutto in pari, con Bonucci che fa fallo su Lautaro Martinez. Calhanoglu mette a segno il rigore e porta le squadre ai tempi supplementari. Gli aggiuntivi trenta minuti di gioco regalano il match all’Inter: un secondo rigore viene assegnato per fallo di DeLigt su Brozovic, segnato da Perisic, poi sempre il croato da fuori area si inventa un gol che rimarrà impresso nella memoria dei tifosi interisti per il gesto tecnico da fuoriclasse.
Ecco quindi che Inzaghi vince la quarta finale contro i bianconeri (due con la Lazio e la Supercoppa questa stagione), ora si candida con prepotenza a prendersi lo Scudetto, per un finale di Serie A infuocato. Per la Juventus, invece, si tratta di una vera e propria annata disastrosa, chiusa con zero titoli. È la prima volta che accade dopo un decennio di successi. L’ultima volta che era rimasta a secco era il 2011 e sulla panchina c’era Delneri: quell’anno la prima Juve di Agnelli chiuse al settimo posto in classifica, restando fuori da ogni coppa europea. Vero, l’obiettivo di quest’anno era la qualificazione Champions ed è stato raggiunto, ma la sconfitta nella coppa nazionale e nella supercoppa gettonano il fallimento dell’Allegri Bis. Sono molti i tifosi che si chiedono se esonerare Andrea Pirlo sia stata una scelta saggia e conveniente, visto che fino a questa momento l’annata dell’ex regista bianconero è stata nettamente migliore: ricordiamo che l’ex tecnico bianconero ha portato a casa la Supercoppa e la Coppa Italia, firmando poi la qualificazione alla Coppa dalle grandi orecchie.