Negli anziani con diabete i tassi di malattie gravi correlate all’influenza sono risultati da 1,5 a 2 volte più elevati secondo nuovi studi
Negli anziani con diabete i tassi di malattie gravi correlate all’influenza sono risultati da 1,5 a 2 volte più elevati rispetto ai soggetti non diabetici durante cinque recenti stagioni influenzali, secondo quanto rilevato da uno studio pubblicato sulla rivista Open Forum Infectious Diseases.
«L’influenza circola ogni anno e, nella maggior parte degli anni, provoca da 140mila a 710mila ricoveri stimati e da 12mila a 52mila decessi negli Stati Uniti» ha fatto presente il primo autore Daniel Owusu, epidemiologo dell’Influenza Division dei CDC (Centers for Disease Control and Prevention). «Volevamo comprendere meglio l’impatto delle condizioni mediche croniche di base sul rischio di gravi esiti associati all’influenza, inclusi ospedalizzazione, ricovero in terapia intensiva, ventilazione meccanica e decesso».
«Studi precedenti studi hanno dimostrato che il diabete può aumentare il rischio di gravi esiti dell’influenza. Uno studio condotto durante la pandemia di influenza A H1N1 del 2009 ha dimostrato che il diabete può raddoppiare il rischio di morte associata all’influenza e aumenta le probabilità di ricovero in terapia intensiva associata all’influenza di 4,29 volte rispetto ai soggetti senza diabete» hanno commentato i ricercatori. «Da un punto di vista fisiopatologico, modelli animali hanno dimostrato che la variabilità glicemica, associata a marcatori di stress ossidativo e iperinfiammazione, può aumentare la gravità dell’infezione influenzale».
Più malattie gravi correlate all’influenza tra gli anziani con diabete
I ricercatori hanno utilizzato i dati dell’Influenza Hospitalization Surveillance Network (FluSurv-NET) per valutare gli esiti dell’influenza tra gli adulti di età pari o superiore a 65 anni ricoverati in ospedale con l’influenza durante le stagioni dal 2012-2013 fino al 2016-2017. Sono stati analizzati i risultati nei soggetti più anziani con diabete come condizione di base, perché la malattia è molto diffusa negli Usa e gli anziani hanno il maggior carico di malattia influenzale grave.
Sono stati calcolati i rapporti di frequenza (RR) di ricovero in terapia intensiva, diagnosi di polmonite, ventilazione meccanica e morte in ospedale per persone con e senza diabete. L’analisi ha incluso 32mila adulti ricoverati, il 34% dei quali era affetto da diabete. Le altre comorbidità nei pazienti con e senza diabete includevano malattie cardiovascolari (68,5% contro 57,6%), malattie renali (35,6% contro 19,9%) e obesità (41,7 contro 22%). Un maggior numero di diabetici era stato vaccinato contro l’influenza rispetto a quelli senza diabete (58,4% contro 56,1%).
Gli adulti con diabete sono risultati avere tassi più elevati di ospedalizzazione associata all’influenza (RR = 1,57), ricovero in terapia intensiva (RR = 1,84), polmonite (RR = 1,57), ventilazione meccanica (RR = 1,95) e decesso in ospedale (RR = 1,48) rispetto a quelli senza diabete.
Necessità di maggiore prevenzione in chi ha malattie croniche
Secondo gli autori i risultati di questa analisi hanno implicazioni per le strategie di prevenzione e controllo dell’influenza. Dal momento che la prevalenza di diabete e obesità negli Stati Uniti continua ad aumentare, possono aumentare anche le percentuali di esiti gravi esiti associati all’influenza tra gli anziani. I diabetici dovrebbero ricevere la vaccinazione antinfluenzale annuale che, come dimostrato da precedenti analisi FluSurv-NET, può attenuare la gravità della malattia tra le persone ricoverate in ospedale con l’influenza.
I dati del National Health Interview Survey hanno mostrato che la copertura della vaccinazione antinfluenzale durante la stagione 2017-18 è stata del 75% e del 71% tra gli adulti di età ≥65 anni rispettivamente con e senza diabete, suggerendo che c’è uno spazio per una migliore adozione del vaccino in questa popolazione. La vaccinazione antinfluenzale annuale dovrebbe far parte dei servizi sanitari preventivi di routine offerti a ogni adulto con diabete.
Il trattamento antivirale precoce è raccomandato anche per l’influenza confermata o sospetta tra le persone ≥65 anni così come per quanti soffrono di diabete o altre condizioni croniche sottostanti, indipendentemente dallo stato di ricovero.
«Gli anziani che convivono con il diabete possono essere maggiormente a rischio di gravi esiti associati all’influenza» hanno cocnluso gli autori. «Questi risultati rafforzano l’importanza di prevenire le infezioni da virus dell’influenza attraverso la vaccinazione annuale e il trattamento precoce dell’influenza con antivirali negli anziani diabetici».
Bibliografia
Owusu D et al. Rates of severe influenza-associated outcomes among older adults living with diabetes — FluSurv-NET, 2012–2017, Open Forum Infectious Diseases, 2022; ofac131.