Per il Codacons il “Bonus psicologico” voluto dal Governo per aiutare chi ha subìto conseguenze psicologiche dopo il Covid presenta evidenti criticità
Il “Bonus psicologico” è una misura “spot” che non aiuterà realmente chi, a causa del Covid, ha subito ricadute psicologiche e necessita di un concreto e duraturo sostegno. Lo afferma il Codacons, commentando l’annuncio del Ministro della salute Speranza circa la firma del decreto.
Il “Bonus psicologico” presenta evidenti criticità – spiega l’associazione –. Prima di tutto i fondi messi a disposizione appaiono del tutto insufficienti: solo 10 milioni di euro saranno destinati in modo diretto ai cittadini in difficoltà attraverso un voucher da spendere in servizi di assistenza. In secondo luogo il tetto Isee fino a 50mila euro per poter godere del bonus appare troppo elevato, e inserirà nella platea dei beneficiari anche soggetti che possono sostenere in modo autonomo le spese psicologiche.
Così solo 16mila fortunati riusciranno a godere del Bonus psicologico, e una ampia fetta di cittadini che con il Covid hanno sviluppato forme di disagio mentale sarà tagliata fuori dal provvedimento. Senza contare – conclude il Codacons – i possibili rincari delle tariffe da parte degli psicologi, così come avvenuto per altre categorie di beni e servizi interessati dagli incentivi varati dal Governo negli ultimi due anni.