L’importanza di una password sicura, alcune soluzioni


Le tre password più comuni in tutto il mondo sono: 123456, 123456789 e immagine1. Ecco perché non vanno utilizzate e i rischi che si corrono

Il tema della cyber security, in italiano sicurezza informatica, è uno dei più trattati nell’ultimo decennio, anche in seguito a scandali ed eventi che hanno visto infiltrazioni nella sicurezza di governi nazionali. Ne è un esempio la Spagna, in cui è stato il premier Pedro Sanchéz a essere coinvolto in prima persona in un caso di violazione di dati informatici. Non manca l’Italia che lo scorso maggio 2022 ha visto i siti di Senato e Difesa vittime di attacchi hacker.

Ecco perché la sicurezza informatica o cyber security che a dir si voglia, è fra le ricerche maggiormente di tendenza sui motori del web. La sicurezza informatica comincia quindi a entrare nel gergo comune anche dei cittadini, che sono interessati principalmente a creare e utilizzare password “efficaci”. Vediamo alcuni modi per scegliere, creare e conservare una password sicura.

La password: ormai di uso quotidiano per l’80% di italiani

La popolazione residente in Italia al primo gennaio 2022 è di quasi 59 milioni, se pensiamo che il Report Digitale del 2022 ci dice che nel nostro Paese sono quasi 51 milioni le persone connesse, ci rendiamo conto che oltre l’80% di italiani utilizza internet almeno una volta a settimana. Ciò si traduce automaticamente in una maggiore attenzione verso la propria sicurezza, che si estende quindi dalla vita analogica, a quella digitale.

Secondo uno studio davvero interessante pubblicato sul blog di ExpressVPN relativo alle password più comuni al mondo, le password cosiddette “deboli” sono un problema presente in tutto il mondo, e non soltanto in Italia. Sempre nell’articolo menzionato leggiamo difatti che “123456” è la password più utilizzata in assoluto in Italia, mentre al secondo e terzo posto si piazzano “123456789”, e “qwerty”.

I consigli da parte degli esperti

Sono principalmente tre gli elementi che deve possedere una password per avere una sicurezza giudicata efficace. La prima caratteristica dovrebbe essere la lunghezza. La maggior parte delle piattaforme esperte in sicurezza informatica come Google, afferma che una buona password per ritenersi sicura, debba contenere minimo otto caratteri, ma ancora meglio se sia compresa tra i 12 ai 15 caratteri.

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Il secondo aspetto è forse quello più difficile da mettere in pratica, e cioè la casualità. La nostra mente funziona per lo più con associazioni mentali, dunque ciò che fa l’utente medio è quello di associare la propria password alla squadra o allo sportivo preferito, al nome dei figli o dell’auto che possiede. La password non dovrebbe avere un significato, e anzi essere una combinazione casuale di simboli e lettere.

Il terzo elemento portante di una password sicura è invece l’unicità. Con ciò gli esperti non vogliono dire che la nostra password debba essere unica al mondo (anche se questo sarebbe auspicabile), bensì ci invitano a possedere una password per ogni account, cosa che molto probabilmente non facciamo.

Esistono generatori di password sicuri ed efficienti che possono aiutarci in questi ardui compiti, cioè quello sia di creare una chiave, sia di ricordarla. Molti utenti per far ciò ricorrono alle “buone e vecchie” carta e penna, ma in questo modo non si risolve il problema totalmente.

Infatti lo si “sposta” da un campo digitale a un campo analogico, perché il libretto, foglio, quaderno, o agenda che sia, dove si appuntano le password, potrebbe anch’esso finire in mani sbagliate. Un problema non da poco considerato che in Italia come ci informa il Report Digital 2022, circa l’80% della popolazione è connessa a Internet, pari a 51 milioni, di cui ben 43 di questi, connessi ai social network.