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Asma: soppressione surrenalica con steroidi inalatori

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Asma: cicli di trattamento a dosi ridotte di steroidi inalatori (ICS) possono portare a soppressione surrenalica

Nei pazienti asmatici, anche cicli di trattamento a dosi ridotte di steroidi inalatori (ICS) possono portare a soppressione surrenalica, con conseguente fatigue, cefalea, dolore addominale, vomito e sintomatologia psichiatrica.  Queste le conclusioni di uno studio pubblicato su Nature Medicine che, a differenza di studi precedenti, sottolinea come l’evento avverso temuto e già noto sia più pervasivo di quanto di pensava fino ad ora.

Razionale e obiettivi dello studio
Gli ICS sono notoriamente utili ai fini della riduzione della riacutizzazioni asmatiche e del miglioramento complessivo della qualità della vita, ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio, anche se non vanno trascurati i rischi provenienti dal loro impiego.

Allo stato attuale, infatti, permangono alcuni problemi legati al fatto che gli ICS potrebbero ridurre la produzione del cortisolo (ormone steroideo) nell’organismo, portando al fenomeno della soppressione surrenalica.
Mentre i sintomi iniziali della soppressione surrenalica sono scarsamente rilevanti, la progressione continua di questo processo può portare a fatigue, cefalea, dolore addominale, vomito e sintomi psichiatrici.
Fino ad ora, gli studi sulla relazione tra impiego di ICS e soppressione surrenalica erano limitati e avevano dati risultati contrastanti.

Per comprendere meglio l’associazione sopra indicata, i ricercatori britannici del Brigham and Women’s Hospital e della Università di Cambridge hanno condotto il più ampio studio di metabolomica (analisi sistematica di piccole molecole rilevabili in un campione biologico) sull’asma ad oggi esistente.

Risultati principali
L’analisi dei campioni plasmatici di 14.000 individui reclutati in 4 coorti di studio indipendenti ha portato i ricercatori a identificare, su una “piattaforma” di 973 metaboliti steroidei, 17 metaboliti ridotti nei pazienti asmatici (tra i quali DHEA-S e cortisolo, biomarcatori di soppressione surrenalica) e a dimostrare che, anche nei pazienti che assumevano ICS a dosi ridotte, l’impiego di ICS era associato a livelli ridotti di cortisolo.

Nello specifico, i livelli di steroidi erano ridotti in tutti i pazienti asmatici indipendentemente dall’impiego di farmaci, per quanto le riduzioni di entità maggiore di questi metaboliti fossero associate all’impiego di ICS. Questi effetti erano dose-dipendenti, con riduzioni significative anche a dosi ridotte.

Inoltre, la media dei livelli di cortisolo al picco nei pazienti con ICS non ha raggiunto i livelli medi più bassi di cortisolo degli altri pazienti dei 4 studi di coorte passati in rassegna.

I pazienti con asma lieve e impiego di ICS hanno presentato anche incrementi significativi della fatigue (OR = 2,27; IC95%=1,61-3,22) e dell’anemia (OR = 2,28; IC95%=1,57-3,35), ma non della perdita di peso o dell’iperpigmentazione rispetto agli individui che non utilizzavano ICS.

Implicazioni dello studio
Nel commentare i risultati, i ricercatori hanno sottolineato come “…per quanto non fosse inatteso osservare alcune alterazioni dei corticosteroidi nei pazienti asmatici sottoposti a qualsiasi tipologia di trattamento steroideo, orale o inalatorio, sono stati oggetto di sorpresa i dati relativi all’entità della soppressione surrenalica osservati con gli ICS per tutte le classi di steroidi – corticosteroidi, pregnenoloni, androgeni…”.

Di qui l’auspicio alla messa a punto di studi su approcci personalizzati al trattamento dell’asma specifici per l’impiego di ICS, da effettuare, in modo particolare, negli individui con suscettibilità genetica alla soppressione surrenalica indotta dai corticosteroidi.

“I risultati del nostro studio – concludono –  suggeriscono come l’adozione di alcune semplici misure, come il monitoraggio regolare dei livelli di cortisolo e la prescrizione delle dosaggi più bassi efficaci di ICS potrebbero essere utili per mitigare gli effetti collaterali sistemici legati all’impiego di ICS”.

Bibliografia
Kachroo P, et al. Synergistic insights into human health from aptamer- and antibody-based 1 proteomic profiling. Nature Medicine 21 March 2022. DOI:10.1038/s41591-022-01714-5.
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