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Psoriasi nei bimbi: ixekizumab dà risultati anche dopo 2 anni

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I bambini con psoriasi a placche da moderata a grave hanno ottenuto un miglioramento significativo dello stato della malattia fino a 2 anni con ixekizumab

I pazienti pediatrici con psoriasi a placche da moderata a grave hanno ottenuto un miglioramento significativo dello stato della malattia fino a 2 anni con ixekizumab. Sono i risultati del follow-up a lungo termine di uno studio randomizzato pubblicato sulla rivista JAMA Dermatology.

Dopo un follow-up mediano di 108 settimane, oltre il 90% dei pazienti ha ottenuto un miglioramento di almeno il 75% nello Psoriasis Area and Severity Index (PASI 75), quasi l’80% ha mantenuto la risposta PASI 90 e più della metà ha raggiunto una clearance cutanea completa (PASI 100). Una percentuale simile di partecipanti ha soddisfatto i criteri dello static Physician’s Global Assessment (sPGA) per la risposta e ha migliorato il prurito misurato tramite la Itch Numeric Rating Scale (NRS).

La psoriasi a placche pediatrica colpisce circa l’1% dei bambini e degli adolescenti, con un’età media all’esordio compresa tra 7 e 10 anni. Questa condizione compromette la qualità della vita dei pazienti e dei loro genitori, interferendo con l’autostima, le relazioni familiari e sociali, la scuola e l’equilibrio tra lavoro e vita privata. La psoriasi in aree come il viso, il cuoio capelluto, i palmi delle mani e le piante dei piedi, le unghie e la regione genitale, ha un effetto sproporzionatamente maggiore sulla qualità della vita per via dell’elevata visibilità o della difficoltà nel trattare aree sensibili che possono essere meno responsive agli agenti topici.

L’inibitore dell’interleuchina-17A ixekizumab è attualmente approvato dalla Fda per i pazienti di età pari o superiore a 6 anni con psoriasi a placche da moderata a grave che sono candidati alla terapia sistemica o alla fototerapia.

Lo studio randomizzato di fase III IXORA-PEDS
I ricercatori hanno coinvolto 171 pazienti di età compresa tra 6 e 18 anni, con psoriasi a placche moderata o grave, definita da un punteggio PASI ≥12, PGA ≥3 e almeno il 10% della superficie cutanea interessata dalle lesioni (BSA). I pazienti sono stati randomizzati in rapporto 2:1 a ricevere ixekizumab o placebo con un dosaggio legato al peso corporeo. L’endpoint primario era la percentuale di soggetti che raggiungevano una risposta PASI 75 e un sPGA di 0/1 (pelle libera o quasi libera da lesioni) dopo 12 settimane.

In questo lasso di tempo ixekizumab ha dimostrato la superiorità vs placebo. L’89% dei pazienti trattati aveva ottenuto risposte PASI 75 rispetto al 25% con il placebo e l’81% ha soddisfatto i criteri di risposta sPGA 0/1 (vs 11%).

Mantenimento della risposta a lungo termine
Al termine delle 12 settimane tutti i partecipanti sono entrati in una fase di estensione in aperto con un follow-up continuato fino a 48 settimane. Tra quelli originariamente randomizzati a ixekizumab le risposte si sono mantenute fino alla fine del periodo di estensione. I dati pubblicati hanno incluso i risultati di ulteriori 50 settimane di follow-up. Dopo 108 settimane complessive, i dati di efficacia per i pazienti originariamente assegnati a ixekizumab includevano:

Inoltre, il 78,5% dei pazienti con NRS ≥4 al basale ha avuto un miglioramento di almeno 4 punti alla settimana 108. I pazienti con coinvolgimento di aree difficili da trattare hanno mantenuto le risposte o hanno mostrato un miglioramento continuo dalla settimana 12 alla 108, compreso il cuoio capelluto e la psoriasi palmo-plantare e genitale.

Lo studio includeva un periodo di sospensione randomizzato alla settimana 60 per i partecipanti con psoriasi grave all’arruolamento (PASI ≥20, sPGA ≥4) e che avevano soddisfatto i criteri di risposta dopo 60 settimane. Questi soggetti sono stati nuovamente randomizzati a ixekizumab o placebo. Il 90,9% dei pazienti assegnati al placebo ha avuto una recidiva rispetto al 17,6% del gruppo attivo. Tra questi ultimi il 100% ha raggiunto una risposta PASI 75 alla settimana 108, il 92,9% il PASI 90 e il 75% il PASI 100. Tra quelli assegnati al placebo il tempo mediano alla recidiva è stato di 149 giorni.

Durante la fase di estensione a lungo termine del trial non sono emersi nuovi segnali di sicurezza, inclusi nuovi casi di malattia infiammatoria intestinale (IBD) o infezione da candida.

«Nei pazienti pediatrici con psoriasi a placche da moderata a grave, ixekizumab ha fornito rapidi miglioramenti riportati dai pazienti e di clearance cutanea completa, incluse le zone difficili da trattare, che si sono mantenuti fino a 108 settimane» hanno concluso il primo autore Amy Paller e colleghi della Northwestern University Feinberg School of Medicine di Chicago. «Sono necessari ulteriori studi per valutare l’effetto del trattamento sugli ulteriori risultati riportati dai pazienti e l’efficacia e la sicurezza nei bambini con psoriasi nel mondo reale».

Per i dermatologi che hanno trattato gli adulti, i dati a lungo termine dello studio IXORA-PEDS rassicurano sull’efficacia e sulla sicurezza anche nei bambini. «È incoraggiante avere più opzioni di trattamento nella psoriasi pediatrica e si spera che nel futuro siano sempre di più» ha commentato John Browning del Texas Dermatology and Laser Specialists a San Antonio. «Sono necessari ulteriori dati sul trattamento dell’artrite psoriasica pediatrica. Penso anche che siano necessarie opzioni orali sicure nel trattamento della psoriasi pediatrica, oltre a terapie che richiedono un minor monitoraggio di laboratorio».

Bibliografia

Paller AS et al. Long-term Efficacy and Safety of Up to 108 Weeks of Ixekizumab in Pediatric Patients With Moderate to Severe Plaque Psoriasis: The IXORA-PEDS Randomized Clinical Trial. JAMA Dermatol. 2022 Apr 13. Leggi

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