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Reddito di cittadinanza: partono nuovi controlli incrociati

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Via ai controlli incrociati Inps-ministero della Giustizia sul reddito di cittadinanza. Operativo il protocollo che permetterà verifiche su tutti i richiedenti e percettori della misura

Si estende il meccanismo dei controlli sul Reddito di cittadinanza (RdC): da oggi è operativo il protocollo tra Inps e ministero della Giustizia per lo scambio delle informazioni utili alle verifiche relative alla concessione e/o alla revoca del beneficio. Grazie ai sistemi di interoperabilità messi a punto dall’Inps e dal ministero della Giustizia saranno effettuati controlli su tutti i richiedenti e percettori di RdC attraverso la trasmissione da parte di Inps al ministero della Giustizia dell’elenco costantemente aggiornato dei soggetti beneficiari del RdC per la verifica dell’esistenza nel sistema del Casellario Centrale di condanne con sentenza passata in giudicato da meno di dieci anni per i reati di cui all’art. 7, comma 3, del DL n.4 del 28/1/2019 e ss.mm. Gli esiti di tali verifiche consentiranno di disporre la revoca del RdC eventualmente percepito oppure di non riconoscere il beneficio.

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Lo scambio integrale delle informazioni avviene nel pieno rispetto della normativa sulla privacy, attraverso la creazione di un circuito privato virtuale sicuro sulle dorsali pubbliche. “Il protocollo è frutto di una intensa collaborazione tra le due istituzioni ed è un significativo passo in avanti verso maggiori controlli automatizzati per l’erogazione del reddito di cittadinanza a chi ne ha diritto – commenta il presidente dell’Inps Pasquale Tridico -. Il potenziamento delle verifiche e dell’interoperabilità delle banche dati su tutte le prestazioni è una priorità dell’Istituto, per garantire i cittadini e gli interessi del Paese“.

“Grazie a un intenso lavoro di squadra tra Inps, Direzione generale per i sistemi informativi automatizzati (DGSIA), e Dipartimento per gli Affari di giustizia (DAG) è stato possibile approfondire congiuntamente ogni aspetto tecnico e normativo per realizzare procedure che puntano sempre di più sui controlli preventivi rispetto all’erogazione della prestazione – afferma Vincenzo Caridi, direttore generale dell’Inps -. Nuove tecnologie e competenze ci permetteranno di incrementare ulteriormente l’efficacia dei servizi della Pa e i controlli sincroni”.

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