La Storia d’amore tra un Cristiano ed una Musulmana. Così Il regista Fabio Omodei torna in scena con Jerusalem Romeo Juliet al Teatro Vascello
La Storia d’amore tra un Cristiano ed una Musulmana. Così Il regista Fabio Omodei torna in scena con Jerusalem Romeo Juliet al Teatro Vascello di Roma: il capolavoro Shakespeariano ambientato ai piedi del Muro del Pianto. Dopo il grande successo al Teatro Argentina di Roma, il regista napoletano Fabio Omodei torna, nei panni di Mercuzio, a dirigere lo spettacolo Jerusalem Romeo Juliet, che ha fatto sedere a teatro, uno accanto all’altro, cattolici e musulmani. Jerusalem Romeo Juliet sarà in scena al Teatro Vascello di Roma il 3 e 4 giugno 2022. La riscrittura è affidata a Paolo Alessandri, i costumi sono di Monica Raponi, mentre le scenografie sono di Elisabetta Mancini.
“L’Opera si pone, l’ambizioso obiettivo di portare il pubblico ad una riflessione ‘specifica’ – spiega Fabio Amodei – che possa contribuire a veicolare un vero e proprio ‘messaggio di pace’ che si radica, a piene radici, tra le pieghe dei contraddittori conflitti culturali dei nostri giorni”.
“Un uomo ha il suo Dio, e lui sa che Dio, è uno soltanto. Un altro Uomo, ha un altro Dio, e anche quest’altro Uomo sa che Dio è uno soltanto.” L’Uomo e l’Altro Uomo si incontrano e, sapendo che Dio è uno soltanto, voi direte arriveranno presto a risolvere l’equazione Teosofica in modo rapido e indolore: “Se Dio è uno, e se il tuo Dio è diverso dal mio, vorrà dire che abbiamo dato due nomi diversi all’Unico Dio” … Giusto? E invece No: perché i due uomini, in modo ‘geniale’ – e i loro discendenti – per tremila anni hanno risolto l’equazione in un altro modo: “Se Dio è uno, e se il Tuo Dio non si chiama come il mio, Il Tuo Dio, è sbagliato”.
AMBIENTAZIONE
QUARTO MILLENNIO. L’incessante susseguirsi delle GUERRE DI RELIGIONE, Crociate per alcuni, Sacre per altri, ha devastato l’antico mondo conosciuto, dividendo il ‘Globo’ in due perfette metà – culturali, religiose e geografiche – il cui ‘Ombelico’ è JERUSALEM. Le Guerre, sempre più deflagranti, hanno cancellato ogni coscienza dell’antico progresso scientifico, facendo regredire l’Uomo ad una nuova Era Buia in cui JERUSALEM, ‘Città Santa’ per entrambe le fazioni, è la contesa Capitale dei due Mondi. Mentre gli uomini del Principe – FIGLI DELL’OVEST – ed i seguaci dello Sceicco – FRATELLI D’ORIENTE – incuranti, portano avanti il loro Odio Millenario, i loro figli Romeo e Juliet si incontrano e si amano… “Ci rivedremo ancora?… te lo prometto… su questa terra o altrove…”
Cassandra (ex-Frate Lorenzo). Un carattere ‘superpartes’ e ‘fuori contesto’ che non partecipa al conflitto millenario tra FIGLI DELL’OVEST e FRATELLI D’ORIENTE, e che è l’ultimo esponente dell’antico culto del ‘Signore Della Luce’. Porta con sé un ulivo, simbolo di pace per le due opposte fazioni. I Fratelli d’Oriente, i Capuleti, composti da Donne Guerriere perché gli uomini sono quasi tutti morti; Infatti lo Sceicco le fa addestrare ogni Giorno. Tebaldo diventa Taahira, la Balia diventa Petra, Sansone diventa Fatma e Paride diventa l’inetto Bashir, che vuole sposare Juliet e succedere al Califfato. Dall’Altra parte, i Montecchi, ai personaggi Shakespeariani Romeo, Mercuzio e Benvolio, si aggiunge il personaggio di Francois che sostituisce Baldassarre che è una donna travestiva da uomo per combattere gli infedeli in quanto tra i Figli dell’Ovest combattono solo gli Uomini. Infine Rosaline, tradita e abbandonata da Romeo, accompagnata da una novizia, Dolores, si allea con Bashir e diventa un anello importante che connette la storia fin qui raccontata al suo estremo epilogo. La Guerra non può generare l’Amore. Tutti perdono. Nessuno si salva. Chi ha commesso l’Errore? “Desideravamo questo. Giusto”?
Contatti – Info
Legge 180 Teatro – Jerusalem Romeo Juliet
legge180@romateatrofestival.com
Teatro Vascello
Via Giacinto Carini, 78, 00152 Roma
info 065898031 promozioneteatrovascello@gmail.com
3 e 4 giugno ore 21.00
posto unico € 25