Cnr-Iia e Brown University School of Engineering annunciano il lancio di un satellite nell’ambito del progetto SBUDNIC
Il progetto SBUDNIC è stato condotto da un team di studenti, professori e ricercatori della Brown University e dell’Istituto sull’inquinamento atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iia) e ha visto la realizzazione di un CubeSat 3U (3 unità) con un approccio Open, sfruttando principalmente componenti commerciali di uso comune sulla Terra, tra cui un processore Arduino e batterie AA Energizer. Il CubeSat orbiterà a 500 chilometri di altezza e consentirà il download di immagini a bassa risoluzione in banda radioamatoriale.
“SBUDNIC è un esperimento di New Space: dimostra che è davvero possibile accedere allo spazio con un budget limitato e parti di uso comune, in pochi mesi, dall’idea al lancio,” afferma Lorenzo Bigagli, ricercatore della sede di Firenze del Cnr-Iia e responsabile del progetto con Rick Fleeter, professore associato di ingegneria alla Brown University.
“Stiamo lavorando per avvicinare lo spazio alla Terra. SBUDNIC offre ai ricercatori la possibilità di realizzare un esperimento spaziale quasi come in laboratorio, sfruttando componenti disponibili rapidamente e a basso costo in commercio, dal ferramenta o su Amazon,” commenta Fleeter.
La cooperazione scientifica avviata da Cnr-Iia e Brown University School of Engineering è supportata dalla NASA attraverso il Rhode Island Space Grant e si propone di sviluppare nuove tecniche e competenze nell’osservazione della Terra e nelle sue applicazioni, con particolare attenzione alla didattica e al trasferimento di conoscenza, nonché a promuovere un accesso aperto a documentazione, software e altre informazioni e risorse per lo sviluppo delle capacità di osservazione della Terra.
L’obiettivo chiave di SBUDNIC di rendere l’esplorazione dello spazio più accessibile non si limita alla disponibilità delle parti utilizzate. Poiché tutto il progetto del satellite segue la filosofia Open, l’auspicio è che futuri ingegneri possano prendere spunto da SBUDNIC per far progredire l’esplorazione spaziale nell’università, nella ricerca e nell’industria.
Il progetto SBUDNIC è supportato anche da D-Orbit, AMSAT-Italia, Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e NASA Rhode Island Space Grant, con il numero di aggiudicazione 80NSSC20M0053.
Per saperne di più: https://sbudnic.space/