Dazn aumenta i prezzi e limita l’abbonamento condiviso. Due le offerte disponibili ma aumenta il costo per vedere le partite di Serie A su due dispositivi in contemporanea
Dopo le indiscrezioni dello scorso anno arriva la conferma: il nuovo abbonamento Dazn limiterà l’utilizzo degli account condivisi. A meno che non si è disposti a spendere di più. La piattaforma streaming ha annunciato con un comunicato una riforma dell’offerta, che entrerà in vigore a settembre.
IL NUOVO ABBONAMENTO DAZN
L’abbonamento a Dazn prevederà due piani tariffari. Uno standard, al prezzo di 29,99 euro e uno Plus, al prezzo di 39,99 euro. La differenza sarà proprio la possibilità di condivisione dell’account. Con l’abbonamento standard sarà possibile guardare i contenuti fino a due dispositivi in contemporanea, ma solo se connessi alla rete internet della stessa abitazione.
Per avere la possibilità di utilizzare due dispositivi in luoghi diversi bisognerà spendere di più e sottoscrivere l’abbonamento Plus. “A partire da settembre 2022 (giorno variabile a seconda della data di addebito del tuo abbonamento) se vorrai potrai scegliere il nuovo piano di abbonamento Dazn Plus, al costo di 39,99 euro al mese, che ti permetterà di registrare fino a sei dispositivi e guardare i nostri contenuti in contemporanea da due dispositivi tra quelli registrati anche se non connessi alla rete internet della tua abitazione”, si legge nel comunicato.
In sostanza, per avere lo stesso servizio che gli abbonati hanno avuto fino ad oggi, bisognerà spendere 10 euro in più e sottoscrivere l’offerta Plus.
GLI UTENTI CONTRO DAZN
Immediata la reazione degli abbonati. Dopo la notizia, molti utenti hanno manifestato le loro rimostranze sui social. In particolare su Twitter, dove Dazn ha raggiunto il vertice dei trendig topic. Oltre agli immancabili meme, in molti hanno protestato con il mezzo più incisivo: la disdetta dell’abbonamento.
L’ESPOSTO ALL’ANTITRUST
Dazn ancora non ha risposto alle contestazioni dei clienti. Intanto, però, si è mossa l’Unione Nazionale Consumatori, che ha presentato un esposto all’Antitrust, “in primo luogo perché nella comunicazione inviata agli utenti Dazn comunica le variazioni contrattuali, e gli aumenti già surreali, senza ricordare contestualmente all’abbonato il suo sacrosanto diritto di poter recedere, in violazione delle norme a tutela degli utenti”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“È inaccettabile, poi, farsi gioco dei tifosi che seguono il calcio in televisione. Dazn è già stata graziata nella precedente stagione dal ritardo con il quale Agcom ha cambiato le regole sulla qualità delle trasmissioni, di fatto non pagandone il costo. Ora attendiamo il pronunciamento urgente dell’Antitrust”, conclude Dona.