Incendio Malagrotta, chiuse le scuole per 6 chilometri. Gualtieri: “Evitato disastro ambientale. Ora servono sbocchi per 5400 tonnellate settimanali di rifiuti”
“Possiamo senz’altro dire che è stato evitato un vero e proprio disastro ambientale– ha detto il sindaco di Roma-. Grazie al lavoro dei Vigili del fuoco l’incendio è sotto controllo e si stanno ultimando le operazioni di spegnimento che richiederanno ancora un po’”. Il primo cittadino, che questa mattina ha effettuato un sopralluogo a Malagrotta, dove i Vigili del fuoco sono ancora al lavoro per spegnere le fiamme. Gualtieri ha ricordato che l’ordinanza adottata nella notte (che dà lo stop a scuole, centri estivi e attività sportive nel raggio di sei chilometri) è stata adottata a scopo precauzionale a tutela della salute dei cittadini. Ha spiegato inoltre che “l’Arpa e l’Asl stanno costantemente monitorando la qualità dell’aria, ma da questo punto di vista si può dire che la situazione migliorerà”.
GUALTIERI: “CERCHIAMO SOLUZIONI ALLA QUESTIONE RIFIUTI”
“Riguardo alla gestione della raccolta dei rifiuti, ora che un Tmb così importante è bloccato, stiamo lavorando con grande intensità per trovare immediatamente gli sbocchi alternativi”, ha aggiunto Gualtieri come riferisce la Dire (www.dire.it).
“Stiamo lavorando senza sosta per individuare sbocchi alternativi e per portare un piano già oggi alla riunione delle 5. Siamo naturalmente molto impegnati e la situazione è difficile ma siamo determinati e fiduciosi di riuscire ad affrontare questa emergenza causata da questo terribile incendio”, ha aggiunto Gualtieri, a margine della conferenza stampa dedicata alla Nuova Estate Romana.
“Adesso c’è da gestire la inutilizzabilità di questo impianto che gestisce una quota rilevante di rifiuti romani ma c’è un grande clima di collaborazione istituzionale, siamo determinati e confidiamo di saperla gestire. Valuteremo di volta in volta nelle prossime ore gli elementi concreti e saremo più precisi quando avremo terminato il nostro piano”, ha concluso il primo cittadino.
GUALTIERI: ORA SERVONO SBOCCHI PER 9.400 TONNELLATE A SETTIMANA
“Purtroppo il Tmb2 che tratta circa 5.400 tonnellate settimanali ha subito danni strutturali che lo rendono al momento inutilizzabile. Siamo alla ricerca di nuove soluzioni per il trattamento di queste 5.400 tonnellate del Tmb2 e delle 4.000 del Tmb1 finché non riaprirà, nonché degli sbocchi successivi al trattamento che come noto sono due: termovalorizzatore o discarica”, ha dichiarato Roberto Gualtieri, intervenendo in Assemblea capitolina sul rogo di Malagrotta.
GUALTIERI: PREMATURO PARLARE DI CALAMITÀ NATURALE
“È prematuro parlare di calamità naturale e coinvolgimento dell’esercito. Stiamo lavorando per poter essere in grado di gestire la situazione. Ho verificato a Malagrotta che l’incendio sia messo sotto controllo e davvero i vigili del fuoco stanno lavorando molto bene, hanno evitato una catastrofe ambientale. Le fiamme si stanno riducendo e sono controllate, il pericolo più drammatico della salute dei cittadini è stato scongiurato fortunatamente”, ha spiegato il sindaco di Roma.
GUALTIERI: MOMENTO DELICATO, SERVE COESIONE TRA TUTTE LE FORZE DELLA CITTÀ
Intervenendo poi in Assemblea capitolina, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri ha rivolto un appello “alla coesione e alla collaborazione istituzionale tra tutte le forze della città in un momento delicato come questo”. Ha poi ricordato che “oggi presenteremo il nostro piano di soluzioni per gli sbocchi a un’importante riunione che si svolgerà in Prefettura con il prefetto Matteo Piantedosi e il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che ringrazio per la collaborazione. Faremo in modo che i disagi per cittadini siano limitati e temporanei”.
GUALTIERI: NON ESCLUDO ESERCIZIO POTERI COMMISSARIALI
“Non posso escludere l’esercizio dei poteri straordinari che il Governo mi ha conferito come commissario per emanare ordinanze e far fronte all’emergenza nel modo più incisivo e tempestivo possibile”. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, intervenendo in Assemblea capitolina sul rogo agli impianti di Malagrotta.
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GUALTIERI: COLPO PER CITTÀ, PROCURA AL LAVORO SU CAUSE
“Il procuratore Lo Voi mi ha garantito il massimo impegno del suo ufficio per l’accertamento delle cause dell’incendio e già da ieri sono sul posto per accertare la possibile origine. È evidente che il rogo costituisce un colpo per la città e il sistema di raccolta dei rifiuti cittadini, visto che i due Tmb ne trattano una quota consistente”, ha detto ancora Gualtieri all’Assemblea capitolina.
GUALTIERI: ROGO MALAGROTTA DIMOSTRA CHE SERVE RETE MODERNA IMPIANTI
“Questo ennesimo incidente rende evidente che è fondamentale, indispensabile e urgente superare l’attuale situazione di insufficienza di impianti e dotare Roma di una rete moderna per chiudere il ciclo, mettere in sicurezza la città e pulirla come merita”.
LOMBARDI: DOMATTINA PRIMI RISULTATI SU QUALITÀ ARIA
“In queste ore drammatiche innescate dall’incendio di Malagrotta tutte le nostre strutture e i nostri tecnici sono impegnati da ieri sera sul posto in prima linea assieme ai Vigili del Fuoco e a tutte le forze dell’ordine, operatori e Autorità competenti che ringrazio per il grande lavoro svolto finora e tuttora in corso. Come Assessorato alla Transizione Ecologica, siamo presenti con Arpa Lazio con due campionatori in due siti, uno a Malagrotta e un altro a Fiumicino, per effettuare i rilievi volti a verificare la qualità dell’aria di cui attendiamo i primi risultati domattina. Inoltre con gli uffici della nostra Direzione Ambiente siamo in contatto con gli enti e le Autorità coinvolte per contribuire con il monitoraggio ambientale al coordinamento di tutte le operazioni e dei vari aspetti coinvolti”. Così Roberta Lombardi, assessora alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale della Regione Lazio.
PRIMA INFORMATIVA TRASMESSA ALLA PROCURA DI ROMA
Sarà trasmessa oggi alla Procura di Roma una prima informativa sul rogo che ieri ha interessato l’impianto Tmb della discarica di Malagrotta. Di conseguenza verrà formalmente aperto a piazzale Clodio un fascicolo di indagine che si occuperà subito di appurare l’origine dell’incendio e l’eventuale presenza di dolo. Secondo quanto si apprende, sul posto sono presenti esponenti della Procura di Roma.
VIGNAROLI SUL LUOGO DELL’INCENDIO: SITUAZIONE GRAVISSIMA
Il presidente della commissione Ecomafie, Stefano Vignaroli, che da ieri sera sta seguendo l’evolversi della situazione, si è recato sul sito dell’incendio con i Carabinieri del Noe per approfondimenti. Così in una nota Vignaroli, che ha definito la situazione “gravissima”. Il rogo che ieri ha distrutto il gassificatore di Malagrotta e il Tmb2 ha risparmiato il Tmb1, più piccolo rispetto all’altro e dalla capacità di trattamento di 600 tonnellate al giorno di indifferenziato (300 in meno rispetto al Tmb 2).
“Il Tmb 2 è totalmente inagibile- ha spiegato Vignaroli- e chissà per quanto tempo lo sarà, gestiva più di un quarto dei rifiuti indifferenziati di Roma e questo sarà un problema- ha raccontato-. Il Tmb 1 invece non è stato toccato dalle fiamme, è funzionante, contano di rimetterlo in funzione e nel giro di poche ore a mio avviso potrebbe accadere. Tuttavia c’è un tema relativo alla salute dei lavoratori e di chi si prende la responsabilità di tutelarla. Arpa ha installato una centralina di monitoraggio ma non darà subito dei risultati. Bisogna capire come farli lavorare in sicurezza”.
NELLA NOTTE LO STOP A SCUOLE E CENTRI ESTIVI
Con ordinanza del sindaco di Roma numero 98 firmata oggi è stata disposta la sospensione delle attività educativo-didattiche e della attività ludico ricreative e sportive dei servizi educativi e dell’infanzia, compresi i centri estivi, pubblici e privati, necessaria dopo l’incendio all’impianto Tmb di Malagrotta che si è verificato ieri.
Inoltre sono stati disposti: il divieto di consumo degli alimenti di origine animale e vegetale prodotti nell’area individuata; il divieto di pascolo e razzolamento degli animali da cortile; il divieto di utilizzo dei foraggi e cereali destinati agli animali, raccolti nell’area individuata. Le misure, spiega il Campidoglio, sono contenute nell’ordinanza “contingibile e urgente di definizione delle misure precauzionali” e “in attesa della redazione del modello di ricaduta degli inquinanti aereodispersi, e comunque per un periodo non superiore a 48 ore, in virtù del principio di precauzione, per un raggio di 6 km dal luogo dell’incendio e comunque limitatamente al territorio di Roma Capitale.
Si raccomanda inoltre di limitare le attività all’aperto, con particolare riguardo a quelle di natura ludico sportiva e di mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti e maleodoranti”. In caso di emergenza contattare il Numero unico Emergenze 112 o la Sala Operativa h24 della Protezione Civile di Roma Capitale al numero verde 800 854 854 o al numero 06 67109200.
SU MALAGROTTA ANCORA FUMO, PROTESTA CITTADINI: BARA FUORI IMPIANTI
Questa mattina il fumo nero in cielo era ancora ben visibile. Anche se in quantità minore rispetto a ieri pomeriggio, quando intorno alle 18 è iniziato l’inferno. I Vigili del Fuoco nella notte lo hanno circoscritto ma non ancora domato del tutto. A fiamme spente la Procura disporrà il sequestro dell’area per capire le cause dell’enorme rogo che ha distrutto il gassificatore (in disuso da oltre 10 anni ma che funzionava come vasca di ricezione del Cdr prodotto dai 2 Tmb) e il più grande dei 2 impianti di trattamento meccanico-biologico, che lavorava 900 tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziati di Roma.
La grande nube nera sprigionata dall’incendio è oggetto di monitoraggio da parte dell’Arpa Lazio, che ieri sera ha posizionato due centraline mobili in base alla direzione del vento. Mentre quella fissa, che da anni staziona a Malagrotta, già oggi dovrebbe fornire i primi risultati su un eventuale aumento dei valori Pm10 e delle diossine.
Una bara di legno sotto lo striscione “Manifestare oggi per non morire domani” fa mostra di sé fuori dall’ingresso della ‘Città delle Industrie Ambientali’ insieme ad alcuni manifesti contro la realizzazione del biodigestore di rifiuti umidi (120mila tonnellate l’anno) a Casal Selce, poco distante da qui. “Ieri sera c’era un’aria irrespirabile- ha raccontato Marco Donati, cittadino della zona e presidente dell’associazione Parte civile- La stessa che per 50 anni hanno respirato i cittadini di questo versante. È ora di dire ‘Basta, abbiamo già dato. Famo un po’ per uno’. Un incidente di questo tipo non si era mai verificato qui. Il Tmb lavorava a pieno regime e tutto lascia supporre che si sia verificato un malfunzionamento dell’impianto”.
La nuvola nera sta preoccupando molto agricoltori della zona come Marco Papi, proprietario di un’azienda di agricoltura biologica e allevamento di api: “La mia attività è a circa un km da qui, dietro la collina che sta dall’altro lato della strada degli impianti andati a fuoco. Già da ieri, quando si è alzato in aria questo fungo di fumo terribile ho iniziato a temere. Questo tipo di contaminazione ambientale è devastante per tutti. C’è in corso la trebbiatura dei cereali e con le api, che sono dei monitoratori ambientali, è ancora peggio perché carpiscono queste particelle e le portano dentro l’alveare. Ho i brividi addosso”.
Probabilmente “sarò costretto a buttare tutta la produzione dell’anno e a sostituire tutta la cera. Sono spaventato perché quello che sta accadendo a me, agli altri agricoltori e ai cittadini residenti è devastante. Mi salta la produzione dell’anno e avrò altri costi da sostenere per ricostituire tutto. Si tratta di migliaia di euro che non avrei, oltre alla perdita dei miei mercati. Tra le aziende della Regione Lazio, quelle dell’ex ente Maremma e quelle private parliamo di un migliaio di aziende interessate da qui al litorale”.