Upadacitinib per la cura dell’artrite psoriasica e spondiloartrite assiale: un’analisi dimostra l’efficacia anche nel ridurre il dolore associato
I pazienti affetti da artrite psoriasica (PsA) o spondilite anchilosante (SA) sottoposti a trattamento giornaliero con upadacitinib 15 mg sperimentano miglioramenti delle misure legate al sintomo “dolore” fino ad un anno, stando ai risultati di un’analisi post-hoc di alcuni trial registrativi sull’impiego del Jak inibitore nel trattamento delle due condizioni cliniche sopra menzionate.
I dati di quest’analisi post-hoc, pubblicata su RMD Open – Rheumatic & Musculoskeletal Diseases, confermano l’efficacia a tutto tondo del trattamento, che agisce non solo sul controllo dell’infiammazione, la prevenzione del danno strutturale e la normalizzazione della funzione fisica e della partecipazione alla vita sociale, ma anche sul controllo dei sintomi, tra i quali il dolore.
Razionale e disegno dello studio
“L’obiettivo primario del trattamento dei pazienti affetti da PsA e SA è quello di massimizzare la qualità della vita legata allo stato di salute mediante il controllo dei sintomi e dell’infiammazione, la prevenzione del danno strutturale e la normalizzazione della funzione fisica e della partecipazione alla vita sociale – ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio”.
“Un obiettivo di trattamento raccomandato – continuano – è quello del raggiungimento della remissione o della ridotta attività di malattia mediante una regolare valutazione dell’attività di malattia a un aggiustamento appropriato della terapia. Ciò detto, però, non sempre questo obiettivo di trattamento si associa ad un miglioramento corrispondente degli outcome riferiti dai pazienti (PRO) come il dolore e le alterazioni funzionali. Attualmente, gli analgesici disponibili sono poco adatti per la somministrazione cronica nei pazienti affetti da spondiloartrite (SpA) ed emerge l’esigenza di cercare nuovi approcci per gestire questo particolare aspetto della malattia”.
Nel corso di questi ultimi anni, i Jak inibitori si sono affermati come una nuova classe terapeutica per il trattamento di SA e PsA in alcuni trial clinici.
Upadacitinib, un Jak inibitore avente una spiccata selettività per Jak1, si è dimostrato efficace e sicuro in pazienti con PsA in due trial clinici di fase III (SELECT-PsA 1 e 2) e in pazienti con SpA in un trial clinico di fase III (SELECT-AXIS 1).
Non solo: i Jak inibitori si sono dimostrati efficaci anche nel miglioramento del dolore (infiammatorio e da altre cause), come sulla funzione fisica in alcuni studi sull’artrite reumatoide.
L’obiettivo di questa analisi post-hoc è stato quello di valutare l’efficacia di upadacitinib ad un anno su diverse misure relative al dolore in pazienti con PsA attiva provenienti dai trial SELECT-PsA e i pazienti con SA attiva provenienti dal trial SELECT-AXIS 1.
Negli studi SELECT-PsA 2 e SELECT-AXIS 1, i pazienti erano stati randomizzati a trattamento con upadacitinib 15 mg/die o con placebo, mentre i pazienti del trial SELECT-PsA 1 erano stati randomizzati a trattamento con upadacitinib 15 mg/die, adalimumab 40 mg a cadenza quindicinale o a placebo.
In tutti i 3 trial sopra indicati, il miglioramento del sintomo “dolore” è stato valutato post-hoc come proporzione di pazienti che ha sperimentato una riduzione pari al 30%, 50% o al 70% della sintomatologia, rispetto al basale, in termini di valutazione globale del dolore, come del dolore lombare, del c.ollo e dell’anca.
Nello studio SELECT-PsA 1, 429 pazienti erano stati randomizzati a trattamento con upadacitinib, 429 a trattamento con adalimumab mentre 211 avevano iniziato un trattamento con placebo per poi passare a trattamento con il Jak inibitore.
Tra questi partecipanti allo studio, 352, 353 e 172 hanno portato a termine le 56 settimane di trattamento previste dal protocollo, rispettivamente.
Nello studio SELECT-PsA 2, invece, 211 pazienti erano stati randomizzati a trattamento con upadacitinib e 106 a trattamento con placebo per poi passare a trattamento con il Jak inibitore.
Tra questi partecipanti allo studio, 167 e 69 hanno portato a termine le 56 settimane di trattamento previste, rispettivamente.
Da ultimo, nello studio SELECT-AXIS 1, 93 pazienti con SA erano stati randomizzati a trattamento con upadacitinib e 94 a trattamento con placebo per poi passare a trattamento con il Jak inibitore.
Di questi, 78 e 82 pazienti, rispettivamente, hanno completato le 64 settimane di trattamento previste dal protocollo.
Risultati principali
Dall’analisi dei dati è emerco che un numero significativamente più ampio di pazienti dei trial registrativi sull’impiego di upadacitinib nella PsA, trattati con upadacitinib 15 g/die, aveva dimostrato un miglioramento clinicamente significativo del dolore (riduzioni percentuali del 30%, 50% e 70% nelle prime 2 settimane), con una persistenza di questi miglioramenti fino ad un anno.
Inoltre, la mediana del tempo al miglioramento del sintomo “dolore” è stata significativamente inferiore nei pazienti sottoposti a trattamento giornaliero con il Jak inibitore rispetto ai pazienti del gruppo placebo.
Anche nello studio SELECT-AXIS 1 un numero significativamente più ampio di pazienti trattati con upadacitinib 15 mg/die aveva dimostrato un miglioramento clinicamente significativo del dolore (riduzioni percentuali del 30%, 50% e 70% a 4 settimane), con una persistenza di questi miglioramenti fino ad un anno.
Da ultimo, i pazienti trattati inizialmente con placebo (14 settimane), prima di passare a trattamento giornaliero con il Jak inibitore, hanno mostrato miglioramenti della sintomatologia simili a quelli osservati nei pazienti randomizzati a trattamento con upadacitinib sin dall’inizio.
Riassumendo
In conclusione, quest’analisi post-hoc dei dati relativi a tre trial clinici randomizzati sull’impiego di upadacitinib in pazienti con PsA o SA ha dimostrato benefici consistenti, ad insorgenza rapida, clinicamente significativi e sostenuti nel tempo su diversi endpoint legati al sintomo dolore (dolore globale, dolore entesico/periferico, dolore lombare e dolore lombare notturno) grazie all’impiego d upadacitinib 15 mg/die.
La riduzione del sintomo “dolore” è stata raggiunta in appena 2 settimane, con una persistenza del beneficio ottenuto fino ad un anno.
Inoltre, anche i pazienti inizialmente randomizzati a placebo e successivamente passati a trattamento con upadacitinib sono stati in grado di raggiungere un livello di miglioramento simile ai pazienti trattati sin dall’inizio con il Jak inibitore.
Questi risultati, pertanto, suffragano il beneficio clinico di upadacitinib 15 mg/die nel miglioramento del dolore nei pazienti con PsA attiva e risposta insoddisfacente a trattamento pregresso con DMARDcs o biologici e nei pazienti con SA attiva, naive ai biologici, con risposta insoddisfacente ai FANS.
Bibliografia
McInnes IB et al. Effect of upadacitinib on reducing pain in patients with active psoriatic arthritis or ankylosing spondylitis: post hoc analysis of three randomised clinical trials RMD Open 2022;8:e002049. doi: 10.1136/rmdopen-2021-002049.
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