A Valerio Chiurchiù (Cnr-Ift) il premio dell’Associazione italiana di neuroimmunologia per il ruolo svolto negli ultimi anni
Nel corso dell’ultimo congresso dell’Associazione italiana di neuroimmunologia (Aini) svolto a Riccione dal 16 al 19 maggio, il ricercatore dell’Istituto di farmacologia traslazionale (Cnr-Ift) Valerio Chiurchiù ha ricevuto un importante riconoscimento alla carriera “per il ruolo attivo tenuto negli anni recenti nei congressi dell’associazione e in altri eventi scientifici supportati da AINI, per l’impegno nel promuovere iniziative in ambito neuroimmunologico, per la capacità di avviare e supervisionare studenti o dottorandi nell’ambito della ricerca neuroimmunologica e per aver pubblicato lavori di impatto scientifico”.
Benchè “under 40” Chiurchiù ha ricevuto, oltre a questo autorevole riconoscimento, anche altri premi, operando in un settore di ricerca particolarmente innovativo: lo studio delle resolvine. Queste sono lipidi funzionali che hanno recettori specifici, e che intervengono nella risoluzione dell’infiammazione: hanno quindi importanti ricadute sia nell’alimentazione sia in molti processi fisiologici ad esempio l’immunità ed altri circuiti importanti di segnalazione, nonchè patologici, quali le malattie neurodegenerative, il cancro, malattie infettive. Un settore di ricerca di cui è stato pioniere prof. Charles N Serhan (Brigham and Women’s Hospital and Harvard Medical School di Boston), con cui Chiurchù collabora attivamente mediante progetti ed articoli.