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Psoriasi a placche: un nuovo farmaco è promettente

Psoriasi a placche e artrite psoriasica: gli inibitori dell'interleuchina-17 sono generalmente più persistenti degli inibitori del fattore di necrosi tumorale

Psoriasi a placche: nuovo inibitore sperimentale orale della tirosina-chinasi 2, chiamato per ora PF-06826647, si è dimostrato sicuro ed efficace

Un nuovo inibitore sperimentale orale della tirosina-chinasi 2, chiamato per ora PF-06826647, si è dimostrato sicuro ed efficace nel trattamento della psoriasi a placche da moderata a grave, secondo i risultati di uno studio di fase IIb pubblicati sul Journal of the American Academy of Dermatology.

«La tirosina chinasi 2 (TYK2) appartiene alla famiglia delle Janus chinasi (JAK), chinasi intracellulari che svolgono un ruolo nella segnalazione delle citochine e nelle malattie infiammatorie» hanno scritto il primo autore Christopher Tehlirian e colleghi. «La TYK2 contribuisce alla psoriasi mediando la segnalazione dell’interleuchina (IL)-12, IL-23 e dell’interferone (IFN)-α, interferendo con lo sviluppo delle cellule T-helper 1 e 17. Studi su anticorpi diretti contro IL-12 e IL-23 hanno riportato efficacia e sicurezza accettabili nei pazienti con psoriasi da moderata a grave, anche se la somministrazione sottocutanea ne ostacola l’utilità».

I JAK inibitori si sono dimostrati efficaci rispetto al placebo e ben tollerati, ma il targeting selettivo della TYK2 può aggirare la maggiore immunosoppressione osservata con altri inibitori JAK. Per questo motivo gli inibitori TYK2 come PF-06826647 sono in fase di sviluppo per il trattamento della psoriasi.

Uno studio multicentrico di 40 settimane
Lo studio di fase IIb randomizzato, in doppio cieco, a gruppi paralleli e controllato con placebo ha coinvolto 178 pazienti da 36 siti in Canada, Giappone, Polonia e Usa. I partecipanti eleggibili avevano un’età compresa tra 18 e 75 anni, un peso corporeo >40 kg, una diagnosi di psoriasi a placche da almeno 6 mesi, un punteggio PASI (Psoriasis Area Severity Index) ≥12, un punteggio PGA (Physician’s Global Assessment) di moderato o grave e almeno il 10% della superficie corporea totale interessata dalla psoriasi a placche al basale.

Sono stati assegnati in modo casuale in rapporto 1:1:2:2:2 a ricevere PF-06826647 una volta al giorno alle dosi di 50 mg, 100 mg, 200 mg o 400 mg oppure placebo per 16 settimane. Nella fase di estensione, i partecipanti che hanno completato il periodo di trattamento iniziale e precedentemente randomizzati a 200 mg o 400 mg hanno continuato con le medesime dosi, mentre tutti gli altri sono stati trattati con l’attivo (200 o 400 mg) una volta al giorno per altre 24 settimane, per un totale di 40.

L’endpoint primario era la percentuale di partecipanti con un miglioramento del 90% nel PASI rispetto al basale (PASI 90) alla settimana 16. Gli endpoint secondari (PASI 50/75/90/100, PGA e sicurezza) sono stati valutati alla settimana 40.

Efficacia significativamente superiore al placebo
Al termine delle 16 settimane una percentuale maggiore di pazienti trattati con PF-06826647 200 mg e 400 mg ha raggiunto una risposta PASI 90 (differenza di rischio rispettivamente del 33% e del 46,5%, P=0,0004 e P<0,0001) rispetto al placebo, con differenze significative tra le settimane 4 e 16.

In tutti i gruppi di trattamento una percentuale numericamente maggiore di pazienti ha raggiunto il PASI 90 dalla settimana 6 alla settimana 16 rispetto al placebo.

Risultati simili sono stati osservati per PASI 50, PASI 75 e PASI 100 con tutti i gruppi di trattamento tranne i 100 mg, con una proporzione maggiore di partecipanti che ha raggiunto gli endpoint rispetto al placebo.

I gruppi di trattamento da 200 mg e 400 mg hanno mostrato differenze significative rispetto al placebo in tutti gli endpoint secondari, inclusi la risposta PGA e il punteggio del picco di prurito misurato con la Peak Pruritus Numerical Scale (PP-NRS).

Gli eventi avversi emergenti dal trattamento sono stati per lo più lievi o moderati. I più comuni erano rinofaringite, infezione delle vie respiratorie superiori e aumento della pressione sanguigna. Sette pazienti hanno manifestato gravi eventi avversi emergenti dal trattamento, tre dei quali considerati correlati al trattamento.

«L’inibitore orale selettivo della TYK2, PF-06826647, alle dosi di 200 mg e 400 mg una volta al giorno ha mostrato un’efficacia significativamente superiore rispetto al placebo alla settimana 16 ed è stato ben tollerato per 40 settimane nei partecipanti con psoriasi da moderata a grave» hanno concluso gli autori.

Bibliografia

Tehlirian C et al. Oral tyrosine kinase 2 inhibitor PF-06826647 demonstrates efficacy and an acceptable safety profile in participants with moderate-to-severe plaque psoriasis in a phase 2b, randomized, double-blind, placebo-controlled study. J Am Acad Dermatol. 2022 Apr 6;S0190-9622(22)00552-7. 

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