“A NUT FOR A JAR OF TUNA” è il nuovo singolo degli OCTOPUSS, disponibile in rotazione radiofonica e in digitale
Dopo aver conquistato oltre un migliaio di palchi tra Europa, Nord America e Asia, condividendoli con star internazionali come Deep Purple e Scorpions, e dopo essere diventato uno dei gruppi europei più importanti in territorio cinese, con dieci tour e centinaia di concerti all’attivo nel Paese del Dragone, il trio italiano torna con questo lavoro dove tutto è cominciato.
“Il brano nasce in un momento molto creativo, durante le nostre consuete jam notturne dopo ore passate in sala prove, da un semplice riff di chitarra acustica unito a una linea vocale da subito apparsa interessante – commentano gli Octopuss – Ci siamo poi divertiti in fase di arrangiamento con molte sperimentazioni: volevamo conferire più potenza al pezzo ma senza sacrificare la freschezza e l’orecchiabilità dell’idea originaria. Con le registrazioni finali ai meravigliosi Shangri-La Studios di Malibu siamo riusciti poi a ottenere il sound che avevamo in mente. Il risultato è una canzone che amiamo molto, che non vediamo l’ora di suonare dal vivo dappertutto.”
Il disco, dal sagace titolo palindromo, è stato registrato in uno degli studi più famosi d’America, con una produzione di livello mondiale: gli SHANGRI-LA Studios di Malibu, in California, i leggendari studi di registrazione che furono di Bob Dylan & The Band, e ora di Rick Rubin, dove hanno registrato negli anni artisti del calibro di Eric Clapton, Keith Richards, U2, Santana e molti altri mostri sacri del rock mondiale.
Il disco, prodotto e mixato con il producer multiplatino Gary Miller, con la collaborazione di Beej Chaney (cantante e chitarrista dei Suburbs) e di Eric Lynn (sound engineer per i dischi di, tra gli altri,Ed Sheeran, Metallica, Eminem, Neil Young), spazia dal sound poderoso e carico di groove tipico del rock statunitense, fino a quello vintage del rock britannico anni ’60 e ’70. 11 tracce dentro le quali l’ascoltatore può trovare tanto i Red Hot Chili Peppers, quanto Jimi Hendrix, tanto Frank Zappa, quanto i Beatles.
I testi sono tutti in lingua inglese, con l’eccezione della cover della famosa e iconica hit di Fred Buscaglione “Eri Piccola Così!”, che rappresenta la sola canzone in italiano dell’album, che la band ha scelto di inserire come bonus track solo nella versione in vinile del disco.
BIO
Gli OCTOPUSS sono un power trio dall’impatto live devastante, fuori dagli schemi e dall’appeal decisamente internazionale. Il gruppo, composto da Reepo, chitarra e voce, Garrincha, basso (membro fondatore di “Le Vibrazioni”) e Nick Turri, batteria,subentrato al batterista originario Luca Capasso, ha nel “live” la propria dimensione fondamentale. Infatti, la band è una delle poche realtà italiane a poter contare oltre un migliaio di concerti tenuti in tre continenti: Europa, Nord America e Asia. Con all’attivo innumerevoli show in tutta Italia, in Gran Bretagna e resto d’Europa, ma anche tour negli Stati Uniti, e recentemente ben dieci tour in Cina di grande successo, sono la band europea che ha tenuto più concerti in territorio cinese negli ultimi 6 anni, con esibizioni in tutte le livehouse più famose del Paese e molteplici inviti sia ai festival più grandi e prestigiosi del Sol Levante, suonando davanti a centinaia di migliaia di persone, sia alle principali trasmissioni televisive superando i 70 milioni di telespettatori nella sola Cina.Spesso chiamati a duettare con icone rock locali, gli Octopuss sono attivamente coinvolti nella promozione della cooperazione tra la scena rock cinese e quella italiana. Hanno anche ricevuto un riconoscimento ufficiale dall’Università di Scienze e tecnologia di Pechino, che li ha premiati per la loro attività di interscambio culturale svolta tra Italia e Cina.“A NUT FOR A JAR OF TUNA” sarà il nuovo singolo che lanciala pubblicazione europea dell’omonimo album, in uscita a maggio, dopo i singoli “Miami Airport” e Lemon Kiss”. Il classico dna da Power Trio – chitarra, basso e batteria – produce nel brano un sound che unisce influenze che vanno dal cross-over statunitense al rock britannico anni ’60 e ’70, con un carattere moderno ma al contempo vintage, dove chitarre e tanto groove si mescolano in un’atmosfera solare ed accattivante che trasporta l’ascoltatore in un mondo di leggerezza e libertà.