Pazienti con sindrome di Lennox-Gastaut hanno sperimentato una significativa riduzione delle crisi epilettiche mediante trattamento con fenfluramina
Secondo i risultati di uno studio clinico pubblicato su “JAMA Neurology”, pazienti con sindrome di Lennox-Gastaut (LGS) hanno sperimentato una significativa riduzione delle crisi epilettiche mediante trattamento con fenfluramina.
I ‘drop attacks’ tra le principali caratteristiche della patologia
«La maggior parte dei pazienti con LGS sviluppa tra tre e cinque tipi di convulsioni che aumentano e diminuiscono durante la progressione della malattia» ricordano gli autori, guidati da Kelly G. Knupp, neurologa presso il Children’s Hospital Colorado. «Anche le crisi convulsive (per esempio le convulsioni tonico-cloniche generalizzate) sono comunemente osservate e di solito si verificano nelle fasi successive della LGS, ma a volte possono precedere i tipi di convulsioni principali».
I tipi di crisi caratteristiche includono assenze atipiche e crisi toniche durante il sonno, ma comunemente si verificano crisi atoniche durante la veglia, crisi miocloniche, tonico-cloniche e focali, nonché stati epilettici non convulsivi. Le crisi toniche, miocloniche o atoniche possono portare a cadute improvvise (drop attacks).
La malattia inizia principalmente tra i 3 e i 5 anni di età e si sviluppa nel tempo. In più della metà dei pazienti, è presente compromissione cognitiva all’esordio della malattia che peggiora nel tempo. Sono comunemente osservati problemi comportamentali che possono complicare il trattamento.
Sperimentati due dosaggi del derivato amfetaminico
Knupp e colleghi hanno voluto valutare la sicurezza e l’efficacia della fenfluramina (derivato amfetaminico, agonista serotoninergico, inibitore della ricaptazione della serotonina, usato dal 1973 fino al ritiro del 1997 come anoressizzante per il trattamento dell’obesità) come nuova opzione di trattamento nei pazienti LGS e, a tale scopo, hanno condotto uno studio clinico randomizzato di 20 settimane in doppio cieco, controllato con placebo.
Gli sperimentatori hanno arruolato – in 65 Centri in Nord America, Europa e Australia – 263 pazienti (età mediana, 13 anni; 56% uomini) con diagnosi confermata di LGS che avevano avuto due o più crisi epilettiche a settimana durante un periodo basale di 4 settimane.
I partecipanti hanno ricevuto 0,7 mg/kg al giorno o 0,2 mg/kg al giorno (massimo 26 mg al giorno) di fenfluramina o placebo, che hanno assunto per 12 settimane, dopo un intervallo di titolazione di 2 settimane.
L’esito primario era la variazione percentuale rispetto al basale della frequenza delle crisi epilettiche nei pazienti che avevano ricevuto 0,7 mg/kg al giorno di fenfluramina rispetto al placebo.
Maggiori benefici nei pazienti con convulsioni tonico-cloniche generalizzate
Knupp e colleghi riferiscono che c’è stata una riduzione percentuale mediana della frequenza delle crisi epilettiche con caduta di 26,5 punti percentuali nel gruppo fenfluramina 0,7 mg/kg, 14,2 punti percentuali nel gruppo fenfluramina 0,2 mg/kg e 7,6 punti percentuali nel gruppo placebo.
Inoltre, i pazienti nel gruppo fenfluramina 0,7 mg/kg hanno raggiunto una differenza mediana stimata dei drop attacks di 19,9 punti percentuali (IC 95%, da 31,0 a 8,7) rispetto al basale in confronto al placebo, che ha soddisfatto l’esito primario dello studio.
Le convulsioni tonico-cloniche generalizzate (GTC), osservate in 120 pazienti su 263, sono state considerate come più reattive alla fenfluramina, con una diminuzione della frequenza del 45,7% nel gruppo fenfluramina 0,7 mg/kg e del 58,2% nel gruppo fenfluramina 0,2 mg/kg, rispetto a un aumento del 3,7% nel gruppo placebo.
Gli eventi avversi più comuni emersi dal trattamento sono stati diminuzione dell’appetito, sonnolenza e affaticamento. I ricercatori non hanno osservato cardiopatia valvolare o ipertensione arteriosa polmonare in nessun partecipante.
«Insieme al suo profilo di sicurezza favorevole, la fenfluramina ha un alto livello di efficacia nelle convulsioni GTC, posizionando la fenfluramina come opzione terapeutica ideale per i pazienti con LGS che presentano convulsioni GTC come parte del loro fenotipo» concludono Knupp e colleghi.
Bibliografia:
Knupp KG, Scheffer IE, Ceulemans B, et al. Efficacy and Safety of Fenfluramine for the Treatment of Seizures Associated With Lennox-Gastaut Syndrome: A Randomized Clinical Trial. JAMA Neurol. 2022 May 2. doi: 10.1001/jamaneurol.2022.0829. [Epub ahead of print] Link